CIVITAVECCHIA - "Un accordo sindacale di secondo livello, chiaro e semplice, per consentire di affrontare le difficoltà della stagione estiva nel migliore dei modi e con la piena soddisfazione e partecipazione di tutti i lavoratori della Società". È questo quanto atteso, vanamente, dalla Uiltrasporti che torna a chiedere oggi un incontro urgente con Seport.

"Avevamo messo sull’avviso la società, visto la voci che circolavano, di non procedere ad accordi unilaterali soltanto con pochi singoli lavoratori, in quanto sbagliato, ma non siamo stati ascoltati - ha spiegato il segretario Gennaro Gallo - adesso ci vediamo costretti a denunciare questi episodi di discriminazioni voluti dalla dirigenza della Seport con il fine di dividere i propri dipendenti, rifiutando un serio e democratico confronto con il sindacato tutto, prendendo a riferimento il CCNL di categoria. Il fatto in questione è di ordine economico, dove vengono privilegiati uno sparuto gruppo di dipendenti, quattordici in tutto, che godrebbero di circa 700/800 euro mensile oltre la normale mensilità per circa sei mesi. Precisiamo che non abbiamo nulla da recriminare verso i lavoratori che hanno accettato, precisiamo soltanto che i dipendenti della Seport sono 57, sono tutti ugualmente importanti e indispensabili per le attività aziendali e concorrono tutti al raggiungimento dei risultati economici positivi per la Società. L’importo complessivo di cui si parla ammonta a circa 40.000 euro e che avrebbe permesso, volendo, di assumere personale a tempo determinato o personale delle Imprese all’interno del porto che in questo memento si trovano in cassa integrazione, per alleggerire i già pesanti carichi di lavoro del personale con ricadute anche legate alla sicurezza sul lavoro. Possiamo affermare che ciò evidenzia un problema organizzativo e strutturale per la società. Per quanto, per evitare azioni sindacali che andrebbero ad impattare su tutte le attività del porto in un momento delicato rappresentato dalla ripresa delle attività dopo i due anni negativi dovuti alla pandemia da Covid, si spera - ha concluso il segretario Uiltrasporti - in un intervento fermo e risolutivo da parte dell’Autorità di Sistema Portuale non solo e soltanto quale ente committente, ma anche come regolatore della attività del porto, teso a ripristinare le corrette relazioni industriali e sindacali all’interno della società".