«Il Comitato resta esterrefatto dal violento attacco a margine della recente petizione popolare indetta per la difesa della memoria e del decoro di Civitavecchia». Inizia così una nota del direttivo che risponde alla lettera di Fabio Angeloni e prosegue: «Precisiamo che il Comitato 14 Maggio si occupa semplicemente di testimonianza della storia della città e prende il nome da uno dei tre eventi più gravi (incursione saracena, occupazione francese, bombardamento angloamericano) che l’hanno contraddistinta, con un senso di pietas che forse sfugge per limiti culturali e caratteriali al simpatico commentatore. Come comitato civico, a carattere squisitamente culturale, lasciamo ad altri - più titolati di noi, la risposta ad alcune acrobazie storiografiche dell’autore della lettera, che infatti non ci risulta sia uno storico ma un personaggio in tutt’altre faccende da sempre affaccendato e - non ci capacitiamo del perché ma possiamo solo immaginare - solo ora improvvisamente ossessionato dalla nostra petizione. Non sono comprensibili tra l'altro, alcuni riferimenti - nella parte finale della lettera, dove si usa il femminile tra virgolette o si citano fuori contesto orientamenti sessuali. Sembra di trovarsi davanti a battute di tipo sessista o addirittura a discriminazione di genere: sarebbe per ciò imbarazzante. Nella sua replica, senz'altro il diretto interessato vorrà smentire».


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