CIVITAVECCHIA - Con la ripresa dei traffici portuali è tornata ad alzarsi l’attenzione sul tema ambientale legato alle emissioni di fumi nello scalo. Attenzione che, in realtà, non è mai scemata, con la Capitaneria di porto in prima linea con controlli e verifiche costanti. In questo senso il comandante della Direzione marittima del Lazio, capitano di vascello Filippo Marini, tranquillizza la cittadinanza. Agli esiti dei controlli effettuati e alla luce anche delle rilevazioni da parte di Arpa Lazio, non sono state riscontrate particolari criticità.

«Qualche sanzione è stata elevata» come confermato dal comandante, ma la situazione sembra essere sotto controllo. Risultato questo di una sensibilità diversa a livello di compagnie e di comandanti delle navi, di tecnologie migliori, di regole più stringenti e di un percorso ormai avviato di transizione ecologica che vuole i porti sempre più green. «L’attività di verifica visiva è quotidiana - ha spiegato - grazie soprattutto all’attenzione dei nostri nostromi, operativi h24. Quando il fumo è denso, abbondante e prolungato scatta la contestazione di reato, ma possiamo in questo senso rassicurare i cittadini. Anche i numerosi prelievi a campione sui carburanti eseguiti nel 2021 hanno evidenziato una regolarità diffusa. Numerose e regolari sono anche le ispezioni mirate da parte del personale PSC, specializzato in sicurezza della navigazione, sugli scrubber (filtri di ultima generazione per rimuovere le sostanze inquinanti dai gas di scarico ndr) di cui sono dotate ormai tutte le navi da crociera». Fino a dicembre è poi in vigore il “Civitavecchia Blue Agreement”, l’accordo volontario tra Capitaneria, Adsp, Comune e compagnie di navigazione, ro-ro e crocieristiche, mirata all’abbattimento delle emissioni inquinanti, con l’impegno all'uso di combustibili aventi un tenore di zolfo non superiore allo 0.1% già dalle 15 miglia nautiche e non soltanto in banchina, come obbligatorio ormai dal 1° gennaio scorso.