CIVITAVECCHIA - "Ieri, a margine di un'iniziativa organizzata al molo Giovanni Paolo II per presentare l'entrata della Capitaneria di Porto nel NUE, il governatore Zingaretti, intervistato da alcuni cronisti locali, ha rilasciato alcune sconcertanti dichiarazioni sulla transizione ecologica e sul biodigestore".

Inizia così una nota del Collettivo No al Fossile - Civitavecchia e di Fridays for Future - Civitavecchia.

"Nelle sue parole - continuano -, in verità assai confuse e retoriche, abbiamo colto più imbarazzo che arroganza e questo la dice lunga su quale sia lo stato d'animo delle istituzioni quando si parla di Civitavecchia e della sua volontà di emanciparsi per sempre dal cappio delle fonti inquinanti. Ma andiamo per ordine. In primo luogo il governatore della regione Lazio, pungolato sulla questione del biodigestore da 120mila tonnellate recentemente autorizzato dai suoi uffici, prova ad eludere la domanda e, come si dice dalle nostre parti, "la butta in caciara". Parla di una Civitavecchia senza carbone - come se il PNIEC lo avesse scritto lui -, confonde per ben due volte biogas e turbogas e chiude poi il suo eloquio sostenendo, con tre anni di ritardo, quello che i comitati locali sostengono in tutti i loro interventi pubblici e cioè che la lotta all'inquinamento non può essere separata dalle questioni sociali e occupazionali. Ad essere sinceri, ci ha fatto piacere il suo interesse istituzionale per lo sviluppo della logistica portuale e retroportuale, ma, allo stesso tempo, siamo costretti a registrare che nelle sue parole e nel suo continuo sghignazzare non c'è stato neanche un insignificante riferimento a quella filiera industriale legata alle rinnovabili, all'eolico offshore e all'idrogeno verde che proprio la Regione Lazio avrebbe inserito nel piano di transizione ecologica recentemente presentato all'aula Pucci di Civitavecchia. La domanda a questo punto nasce spontanea: ma il governatore parla con il suo assessorato alla transizione ecologica oppure ognuno agisce da battitore libero? C'è però una cosa assai più fastidiosa e sconcertante della retorica autocelebrativa e del pressapochismo. Ancora una volta si prova a far passare il concetto che l'autorizzazione a costruire un nuovo gigantesco biodigestore - questo sì funzionale alla produzione del biometano - sia semplicemente una questione tecnica, asettica e burocratica come se lui, il governatore sghignazzante, fosse pagato dalla cittadinanza per osservare passivamente l'azione autonoma di uffici e dirigenti. Non è così e questo Zingaretti lo sa bene. Il Governatore sa benissimo che la comunità di Civitavecchia è stufa di sottostare ai diktat politici di gente che non vive il territorio e che ha pure la sfacciataggine di autoassolversi. La nostra città ha detto e ribadito il suo secco NO al biodigestore e ad ogni altra fonte inquinante. Se ne facciano una ragione tecnici, politici, funzionari, società private e se ne faccia una ragione anche Zingaretti. Il tempo della caciara è finito!".

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