TOLFA - "In questo mandato dell’Università Agraria di Tolfa abbiamo purtroppo assistito al precoce crollo amministrativo scaturito principalmente da un importante fattore ideologico, dovuto alle molte discrepanze nate all’interno del gruppo, ma soprattutto alla mancata capacità di amministrare un ente collettivo dovuto alla scarsa programmazione gestionale, che ha comportato sistematicamente la decadenza immediata dell’ente, dopo circa due anni dall’insediamento". Si apre così il comunicato di Bruno Vecchioni, ex presidente dei delegati dell'Università Agraria di Tolfa, il quale traccia la situazione disastrosa in cui versa l'ente. "Lo confermano le continue dimissioni avvenute all’interno dell’ente, mosse da un continuo malcontento tra gli amministratori, come constatato nell’ultima assemblea della delegazione degli utenti tenutasi il 1 aprile, che ha visto la presa d’atto delle dimissioni collettive di 5 delegati, comportando così l’immediato scioglimento della stessa - prosegue Vecchioni - a fronte di quanto appena detto, rivolgo principalmente la mia attenzione alle varie problematiche che insorgono attualmente nella quotidiana gestione dell’ente. L’attuale cda, composto da tre soli membri, sta amministrando un ente il cui bilancio preventivo e consuntivo ancora deve essere approvato, sprovvisto della figura professionale essenziale del revisore dei conti e soprattutto con decisioni importanti da prendere a livello economico finanziario in merito alle varie attività da intraprendere, decisioni importanti per le casse dell’ente e necessarie per la gestione ordinaria, come i contratti per l’acquisto delle materie prime destinate all’alimentazione del bestiame. Tale tema, vitale per il benessere degli animali, si aggiunge alle tante altre decisioni da deliberare, la cui competenza spetta all’assemblea della delegazione degli utenti. Decisioni di notevole importanza che purtroppo rimangono in sospeso a causa dello scioglimento della stessa, comportando così problematiche non indifferenti anche a livello economico finanziario". Bruno Vecchioni noto commerciante ed esperto di allevamento poi conclude: "Questa è la situazione che ad oggi ritrae l’Università Agraria, composta da una delegazione inesistente e da un consiglio di amministrazione incompleto, i cui amministratori giornalmente hanno il coraggio di prendere decisioni importanti non tenendo conto che, per il bene di tutta la cittadinanza e dello stesso Ente, è necessario compiere un passo doveroso, quale quello di ammettere di aver fallito e tornare quanto prima a votazione, come ogni “buon padre di famiglia” dovrebbe fare".