LADISPOLI - Un profugo ucraino ha varcato la soglia del cancello del plesso dell'Alberghiero. E' il primo da quando è scoppiata la guerra. Si chiama Semen, è entrato sospettoso e in punta di piedi, ma alla fine della giornata è uscito sorridente e scherzoso con i suoi nuovi compagni. La dirigente della scuola, Vincenza La Rosa, ha incontrato il primo allievo che frequenterà le lezioni, accanto ai compagni della Terza Pasticceria. Proveniente da Zaporižžja, importante città dell’Ucraina sud-orientale attraversata dal fiume Dnepr e ora sotto i bombardamenti, Semen, accompagnato dalla madre, ha raccontato le difficoltà incontrate durante il viaggio che lo ha portato dalla sua città fino alla stazione di Roma Termini. Due settimane impossibili da dimenticare. «Prima in pullman – è il suo racconto grazie all’aiuto dell’interprete Lilia e di Dimitri - poi in treno. Attualmente a Zaporižžja le scuole sono chiuse, perché trasformate in centri di accoglienza e ricovero per chi ha perso la casa sotto le bombe. Molti compagni sono stati costretti a fuggire in Polonia o in Germania». A Ladispoli Semen e la mamma sono stati assistiti dalla Protezione civile e da associazioni di volontariato già attive nel campo della solidarietà e dell’assistenza a bambini bielorussi vittime di patologie oncologiche. Semen, che ha ringraziato commosso più volte la scuola per l’accoglienza ricevuta, frequenterà anche un corso di italiano nella sede del “Giuseppe Di Vittorio”.«Stiamo attivando una collaborazione – spiega la dirigente - con il preside del Centro Provinciale di Istruzione per gli Adulti, Romeo Di Leo, per iscrivere Semen e la mamma alle lezioni di Italiano per stranieri del nostro corso serale. Grazie all’iniziativa di alcuni docenti e dei rappresentanti d’Istituto Diego Corradini e Matteo Guerrini stiamo anche raccogliendo beni di prima necessità che il prof Paolo Ferranti porta nella Chiesa ucraina di Santa Sofia a Roma».