«Orgoglioso di essere io a guidare la prima squadra». Non ci ha pensato un solo secondo quando lo ha chiamato la presidente, Sabrina Fioravanti. Il neo tecnico del Ladispoli, Michele Micheli, è chiamato subito ad una doppia sfida cruciale. Domani la Polisportiva Cimini che sarà però senza Marco Scorsini, ladispolano, esonerato nonostante la squadra fosse seconda in classifica. Una decisione della società giallonera che toglie sale ad un incontro che avrebbe potuto avere un altro sapore dopo le vecchie ruggini tra l’ex mister e Fioravanti. Per l’Academy, Scorsini o non Scorsini, sarà importante ottenere punti per scacciare i fantasmi dei playout. Poi domenica 27 il derby col Cerveteri. Due match che possono valere una stagione sul fronte salvezza. Micheli lascia l’Under 16, formazione giovanile che stava guidando con ottimi risultati. «Eravamo terzi in classifica, insomma nei piani nobili - dice - ma è arrivata inaspettata la chiamata e, ladispolano acquisito, sono orgoglioso che il presidente abbia pensato a me. Mi dispiace lasciare i ragazzi con cui stavamo facendo un percorso importante, ma li lascio in buone mani. Il calcio è adrenalina e per un allenatore è vita. Ci metterò tutto me stesso come ho sempre fatto ma senza il supporto e il sostegno di tutti sarà più difficile. Mi auguro di rivedere tanta gente allo stadio, perché i tifosi potranno essere il nostro 12esimo uomo. Ringrazio la società per la stima dimostrata nei miei confronti».Presto ancora per parlare di moduli. Ieri ha svolto la prima seduta con i ragazzi e fino all’ultimo valuterà quale schema utilizzare e soprattutto chi mandare in campo. L’esterno Capanna è quasi recuperato e potrebbe essere convocato. Toscano, attaccante, e Agostini, portiere, sono tornati in condizione dopo gli acciacchi muscolari. Squalifica finita poi per il mediano Begliuti e il difensore centrale Giustini. Quella di Micheli è stata una scelta personale di Fioravanti. «Nessun altro ha influito sulla scelta - confida la presidente - mi spiace ma stavamo andando male non solo per i risultati, anche dal punto di vista del gioco. Serviva una scossa dopo la brutta partita col Parioli».
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