TOLFA - Nella storica via Annibal Caro, in prossimità dell’ingresso del parco della Pace, si è tenuta la cerimonia commemorativa per la ''Giornata del Ricordo'' dei Martiri delle Foibe e degli Esuli di Istria, Fiume e Dalmazia tra il 1943 e il 1947. All'iniziativa erano presenti la sindaca Stefania Bentivoglio, l’onorevole Alessandro Battilocchio, l’assessore Tomasa Pala, i rappresentanti dell’Esercito Italiano, il luogotenente Raffaele Polito per l’Arma dei Carabinieri, la consigliera Valeria Pacchiarotti, il consigliere del Comune di Allumiere Alessio Sgriscia e numerosi cittadini e rappresentanti istituzionali. La cerimonia è stata coordinata dall’assessore alla cultura Tomasa Pala che ha introdotto e richiamato l’attenzione sul significato storico della giornata e di quanto sia importante partecipare e far vivere i luoghi di memoria, ma soprattutto coinvolgere la scuola nel percorso di conoscenza per non dimenticare, ma avere chiari i valori di senso civico, appartenenza, fratellanza e identità. Anche quest’anno è stata invitata a partecipare la scuola Primaria e Secondaria di I Grado di Tolfa che, per per ovvi motivi di restrizione e applicazione di protocolli di prevenzione Covid 19, non ha potuto partecipare. La cerimonia ha previsto la deposizione della corona alla stele del ricordo e il cambio della Bandiera contenente petali tricolore al suono della tromba magistralmente suonata da Antonio Vela. Significativo e molto commovente il momento di consegna della targa-foto di riconoscimento al figlio dell’esule di Fiume Enrico Casarin che nel 2015, ha regalato agli alunni attenti e partecipi, una testimonianza di grande spessore. Consueto e significativo l’intervento dell’onorevole Alessandro Battilocchio che ha ringraziato: "Quanti da anni si sono spesi per onorare al meglio la ''Giornata del Ricordo'' in particolare Antonio Stefanini''; il deputato ha poi messo in evidenza quanto ''È importante che anche in altri paesi si mettano in atto momenti commemorativi così intensi e sentiti". A seguire sono intervenuti Antonello Astolfi, il consigliere del Comune di Allumiere Alessio Sgriscia, il prof. Severo Fiorelli e la sindaca Stefania Bentivoglio che ha ringraziato tutti i presenti per "aver partecipato con grande trasporto e coinvolgimento emotivo al momento commemorativo auspicando che sia una autentica memoria del cuore". Ha poi concluso l’assessore Tomasa Pala affermando che "la presenza di luoghi di memoria in un paese è importante soprattutto per le nuove generazioni perché sono chiari e immediati messaggi visivi di monito e richiamo al senso civico, al rispetto della Costituzione e delle Istituzioni. La presenza sul territorio di luoghi di memoria ha sempre permesso di intravedere spiragli di luce e di speranza in mondo migliore". Da rilevare che i presenti hanno voluto onorare e ricordare in questa occasione Norma Cossetto martire delle foibe, alla quale é stata conferita dal Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi, il 9 dicembre del 2005, la Medaglia d’Oro al Merito Civile con la seguente motivazione “Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio. A tal proposito Flavio Morreale consigliere comunale di Tolfa evidenzia: "Norma Cossetto è diventata un simbolo del martirio delle foibe e della violenza che troppo spesso si abbatte nella sua ferocia più bieca sui più deboli e sulle sulle donne. Spero che la sua tragica storia serva a redimere chi ancora oggi alimenta il fuoco dell'odio e dell'intolleranza nella speranza di ridimensionare o negare i drammi legati a una delle pagine più tristi e dolorose della nostra storia recente. Ciò che è accaduto a Norma Cossetto e a tutte le vittime delle foibe, si è ripetuto fin troppe volte nella storia dell’umanità: un racconto di ferocia e brutalità irrazionale ed inumana che culmina troppo spesso in stragi e femminicidi. Anche per questo motivo bisogna ricordare gli orrori perché non avvengano mai più".