CIVITAVECCHIA - Discreta partecipazione questo pomeriggio fuori la sede dell'Autorità di sistema portuale al sit-in organizzato in occasione della prima delle tre giornate di sciopero - indette dalle 14 alle 22 anche per il 15 e il 18 febbraio - nell'ambito della vertenza Port Mobility.

"Protesteremo senza tregua contro la decisione unilaterale della società, che ha dichiarato in esubero 26 dipendenti senza vagliare in alcun modo soluzioni alternative, quali il ricorso agli ammortizzatori sociali - hanno spiegato Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Mare e porti - è inammissibile che siano i lavoratori e le loro famiglie a dover pagare l’intero prezzo di scelte miopi. Siamo ben consci delle difficoltà che sta attraversando il porto di Civitavecchia a causa della pandemia, ma non è questo un buon motivo per ricorrere ai licenziamenti senza un confronto preliminare, che peraltro abbiamo richiesto. Le attività di Port Mobility possono a breve assistere a un rilancio, e ricordiamo che la società ricorre anche a personale aggiuntivo durante la stagione estiva. Sarebbe davvero grave gettare decine di famiglie nella disperazione senza valutare il quadro generale, e la possibilità di ricorrere agli ammortizzatori sociali: data la crisi che sta attraversando il porto e l’altissimo tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, che caratterizza il territorio di Civitavecchia, le possibilità di ricollocamento sono purtroppo scarse".
I sindacati andranno avanti senza arrendersi: "Resteremo al fianco de lavoratori finché non sarà chiaro che non si possono scaricare semplicisticamente le difficoltà sull’anello più debole della filiera".

A portare solidarietà anche i lavoratori di altre società ed imprese - con una rappresentanza anche di ex lavoratori Alitalia - e diversi rappresentanti politici, dal sindaco all'assessore al Lavoro, dai consiglieri di maggioranza ed opposizione, fino ai consiglieri regionali del territorio Marietta Tidei e Devid Porrello.

"Sono vicina alle lavoratrici e ai lavoratori di Port Mobility - ha commentato la consigliera di Italia Viva Marietta Tidei - è necessario che a tutti i livelli si condivida l’allarme lanciato dalle organizzazioni sindacali  che hanno indetto una  giornata di mobilitazione per difendere il posto di lavoro a 26 operatori che in un momento di profonda crisi come quello che stiamo attraversando rischiano di perderlo. È incomprensibile la rigidità con la quale l’azienda sta affrontando la questione, rinunciando ad attivare gli ammortizzatori sociali previsti per casi come questo. Spiace soprattutto perché si tratta di un’azienda che nel corso degli anni è stata trattata con estrema generosità da parte dell’Autorità portuale e in questo momento dovrebbe ricordarlo senza scaricare sui lavoratori le difficoltà del momento. Mi auguro che come è stato fatto per altre vertenze, l’Autorità di sistema intervenga in senso positivo per trovare una soluzione. Da parte nostra continueremo a sollevare la questione in tutte le sedi istituzionali".