FIUMICINO - Arriva il bonus Lazio Kimo, uno strumento messo in campo dalla Regione Lazio, per valorizzare i prodotti agricoli locali. I beneficiari saranno le imprese che abbiano come attività primaria uno dei 38 codici Ateco elencati nell'avviso. «La Regione metterà a disposizione un contributo a fondo perduto, a titolo di rimborso, pri al 50% della spesa effettuata per l'acquisto dei prodotti laziali specificati nel bando», ha spiegato l'assessore alle attività produttive, Erica Antonelli. «I beneficiari saranno le imprese che abbiano come attività primaria uno dei 38 codici ATECO elencati nell’avviso e che comprendono attività di ristorazione, alloggio, produzione alimentare, commercio al dettaglio di alimenti e bevande».

«Una importante possibilità per le realtà produttive del nostro territorio che rappresentano un’eccellenza del settore a livello regionale e non solo – sottolinea l’assessora Antonelli –. Un’occasione in più per rafforzare il legame tra mondo produttivo e attività di somministrazione a cui stiamo lavorando come Amministrazione. Si tratta infatti di una misura strategica che mette in connessione il settore agricolo, caseario e zootecnico, ittico, con quello della ristorazione e della somministrazione, creando una sinergia e continuità tra i vari comparti produttivi locali, anche in un’ottica di consumo consapevole e sostenibile. Tra i tantissimi prodotti elencati nel bando, anche la tellina del Litorale Romano, la carota di Fiumicino, la birra artigianale, il latte fresco, il carciofo romanesco e tanti altri prodotti del nostro areale di produzione».

Il bando è stato finanziato con 10 milioni di euro, grazie alle risorse del Fondo nazionale per il sostegno alle attività economiche particolarmente colpite dall’emergenza epidemiologica. Le domande devono essere presentate attraverso la procedura telematica a partire dal 7 febbraio 2022, compilando il modulo online e allegando la documentazione richiesta nel bando. Si possono presentare fino a due domande per un massimo di quattro fatture, sino al raggiungimento dell’importo massimo concedibile per singola impresa.