LADISPOLI – Trasformare l'ex alberghiero di Ladispoli in via Ancona in alloggi di edilizia popolare. La richiesta arriva da Unione Inquilini che proprio nei giorni scorsi, insieme al consigliere di Si Può Fare, Giuseppe Loddo, ha illustrato la propria idea all'assessore regionale Valeriani.

Quella dell'ex alberghiero è una situazione che si trascina ormai da anni, con i residenti della città balneare in generale, e quelli del centro in particolare, che più volte sono tornati sull'argomento chiedendo una bonifica e una riqualificazione dell'area, da tempo ormai abbandonata a se stessa. Erba alta nel giardino davanti alla scuola, finestre penzoloni e pezzi di cornicione pericolanti. Troppe volte la struttura è stata “trasformata” illecitamente in un rifugio dai senza tetto della città. Struttura che proprio come il palazzo accanto, ha risentito fortemente del tornado che nel 2016 attraversò violentemente Ladispoli causando ingenti danni. Dopo il trasloco degli studenti dalla sede di via Ancona a quella nei pressi della biblioteca comunale Peppino Impastato, Città Metropolitana aveva deciso di ipotecare la struttura per effettuare altri acquisti. La richiesta fatta nei giorni scorsi alla Regione era quella di aprire un tavolo di confronto proprio con Città Metropolitana per verificare la possibilità di riscattare la struttura così da destinarla al sociale restituendola di fatto alla città e alle sue esigenze. Sebbene Ladispoli conti infatti 40mila abitanti, e in molti necessitano di un sostegno concreto da parte del comune, in particolar modo dei servizi sociali, gli alloggi popolari sono veramente pochi, con la lista d'attesa invece, che non sembra accorciarsi. Entrare in possesso, dunque dell'edificio potrebbe essere una vera e propria boccata d'ossigeno per il Comune e soprattutto per quanti ancora oggi attendono di vedersi assegnati un alloggio. Dal canto suo la Pisana ha dato la sua disponibilità a prendere in considerazione la proposta interfacciandosi, già a partire dai prossimi giorni con gli uffici di Città Metropolitana per verificare se sussistono le condizioni, in particolare quelle economiche, per la presa in consegna dell'edificio e per la sua riqualificazione. Intanto partirà dal 12 dicembre, in città, la raccolta firme per sostenere l'iniziativa. 



So.Be.