SANTA MARINELLA – Un altro episodio increscioso si è verificato nel pomeriggio di domenica, nel tratto di costa antistante lo stabilimento balneare Little Paradise. Ad essere rimasto coinvolto in una brutta avventura è un giovane locale che stava facendo pesca subacquea.

 “Stavo uscendo in mare per farmi una tranquilla pescata in apnea con boa regolare di segnalazione – dice il ragazzo - quando un tizio con una moto d’acqua Yamaha bianca e blu è uscito a tutta velocità dallo stabilimento e si è messo a fare il pazzo a tutta velocità, creando cerchi concentrici e alzando onde ad una distanza di 40 metri da riva. Chiaramente non si è accorto che stavo passando e, dopo l’ennesimo giro, mi stava puntando. Ho iniziato a urlare, ma il rumore assordante del motore copriva le mie grida, così ho alzato il fucile per farmi vedere. Dopo qualche secondo, finalmente, mi ha visto e si è fermato, ed io ho iniziato a sbracciarmi facendogli il segno di avvicinarsi. Il ragazzo, invece, ha girato verso il largo ed è scappato in direzione Capolinaro. A parte l’agitazione e la rabbia verso questi personaggi che si credono i padroni del mare mi chiedo, potevo anche stare male e invece di venire a soccorrermi è scappato. Quando sono uscito, la moto d’acqua stava ferma a riva, ma di lui nessuna traccia. La prima cosa che ho fatto è stata quella di avvertire la Capitaneria di Porto. Se qualcuno del Little Paradise lo conosce farebbe bene a dirgli che lo cerco. Voglio ricordare a tutti che per la moto d’acqua ci vuole la patente nautica, si deve entrare e uscire da un corridoio segnalato a bassa velocità fino a 300 metri dalla riva, non si possono fare evoluzioni da matto se non al di fuori di tale distanza, rispettando sempre la velocità, bisogna stare a 100 metri da una boa segna sub”.