CERVETERI - Nonostante i controlli serrati sul territorio da parte della compagnia dei Carabinieri di Civitavecchia diretta dal comandante Marco Belilli Cerveteri appare come piazza di spaccio di sostanze stupefacenti che non può essere gestita soltanto dai giovanissimi che vengono intercettati dai militari e denunciati. Sembra inverosimile che una ragazza di diciannove anni, venga dai militari della Sezione Radiomobile, non solo trovata in possesso di una certa quantità di hashish, quasi 30 grammi ma che a seguito della perquisizione scattata nel suo domicilio venga rinvenuto anche materiale per il confezionamento e un bilancino di precisione.  La giovanissima è stata denunciata in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Civitavecchia, per il reato di detenzione ai fini di spaccio.  E’ stata, invece,  segnalata alla Prefettura di Roma, quale assuntore per uso personale di sostanze stupefacenti un’altra giovane cerveterana trovata in possesso di modica quantità di hashish e marijuana, sottoposta a sequestro. 

Il fenomeno, posto in questi termini diventa allarmante e chiama padri e madri, nonni e nonne ad allertarsi per conoscere meglio i loro figli e le loro frequentazioni per impedire che prendano strade manovrate da criminali dalle quali diventa poi difficile uscire. Alle forze dell’ordine, che con tanto merito contrastano il fenomeno con un lodevole e certosino controllo del territorio, quello di Cerveteri in particolare vasto e complicato, ci sentiamo di chiedere uno sforzo in più dal punto di vista dell’intelligence per stroncare sul nascere qualora stia prendendo forma, una rete di spaccio organizzata e diretta da certa criminalità la quale nasce il legittimo sospetto, sia pure ancora con “trasferte” tenta di radicarsi sul nostro territorio. Proteggere la salute fisica psichica e morale dei nostri figli è un dovere.