CIVITAVECCHIA - "Se 15 anni fa ci fosse stata proposta una riconversione a gas della centrale di Torrevaldaliga Nord ci sarebbe stato un consenso unanime di tutta la collettività". Ne è convinto il candidato sindaco del progetto civico Vittorio Petrelli, ricordando come "quello che non si capì allora, e per alcuni ancora oggi, la scelta del carbone fu dettata dal mercato libero, neppure dal colosso energetico, una modalità in cui eravamo entrati a seguito del Decreto D’Alema. Oggi il carbone è giunto a fine corsa - ha aggiunto - anticipando sia l’esigenza del territorio che le previsioni legislative, semplicemente per due fattori principali: la crisi industriale che riduce la domanda di energia e la scelta da parte delle utenze domestiche di poter liberamente decidere quale tipo di energia impiegare per la propria la propria abitazione. Si tratta quindi di ragionare ma soprattutto di capire quale possa essere la scelta che meglio si sposerà con il mercato e che possa tornare meno sconvolgente con le nostre esigenze".



Ecco perchè, anche secondo Petrelli, la proposta di Enel, oggi, di una eventuale riconversione a gas appare inadeguata "perché ci sono strascichi di un passato i cui effetti, dovuti anche ad altri fattori come le attività portuali e la mobilità che in una città di mare raddoppiano i problemi di impatto - ha sottolineato - hanno fatto maturare un’esigenza diversa e soprattutto la scarsa occupazione che ne deriverebbe all’impiego del gas. In Danimarca l’Enel ha prodotto forti investimenti per la gestione della distribuzione dell’energia quando c’è una forte componente di energie alternative, a Catania la stessa azienda ha comprato una fabbrica ed oggi produce pannelli fotovoltaici bifacciali. Non è da escludere una diversificazione dell’attività di Enel da quella produttiva e comunque  lasciarle un margine irrisorio per questo settore. Le barricate contro il nuovo che avanza serve a poco - ha concluso Petrelli - la prossima Amministrazione deve poter lavorare per nuovi investimenti e per la diversificazione anche dell’attività industriale, sarà necessario però garantire amministratori che siano liberi da ogni vincolo mentale e produttivo, agli elettori la scelta".