CIVITAVECCHIA - «È necessario che Enel inizi a discutere con tutte le parti sociali coinvolte, per individuare un percorso che tenga insieme tutti i temi fondamentali come il lavoro, la sicurezza e l’ambiente, nel rispetto degli obblighi di fuoriuscita dal carbone verso le rinnovabili e senza impatto sull’occupazione». Ne è convinta la Fiom Cgil Civitavecchia Roma nord e Viterbo sugli esuberi a Tvn. «Sosterremo le iniziative - proseguono dal sindacato - che i lavoratori del comparto elettrico-energetico metteranno in campo insieme alle organizzazioni Sindacali, per impedire una riduzione di organico che avrebbe un effetto devastante su un indotto metalmeccanico già in forte difficoltà».



La Fiom Cgil si domanda che impatto avrà sulle attività del sito «la ‘‘ristrutturazione’’ annunciata da Enel sulla centrale di Torrevaldaliga» che «porterebbe a una pesantissima riduzione di personale di circa il 30% sull’organico totale diretto. Tra i metalmeccanici - spiegano dalla Fiom Cgil - aumentano i casi – a cui stiamo rispondendo – di aziende che dispongono ferie e permessi forzati, con la motivazione dei ‘‘cali di lavoro’’. Ma gli interventi manutentivi e di pulizia non dovrebbero essere costanti, anche per evidenti ragioni di sicurezza? Inoltre - tuonano dal sindacato - sull’annoso problema del massimo ribasso, registriamo i primi casi – e avviato le prime vertenze – di aziende che nel cantiere di Tvn hanno applicato contratti dai minimi salariali mensili nettamente inferiori a quelli stabiliti dai contratti nazionali sottoscritti da Fim, Fiom, Uilm».