CIVITAVECCHIA - Dopo oltre cinque ore di trattativa, con la mediazione del Comune e con il contributo del curatore fallimentare Angelo Novellino, intervenuto telefonicamente per chiarire alcuni aspetti tecnici, è arrivata ieri sera la firma dell'accordo tra la nuova proprietà dell'Interporto, rappresentata da Cfft, ed i sindacati, relativo al passaggio dei lavoratori attualmente impegnati all'interno della struttura. (SEGUE)



L'ACCORDO - Da un lato si è cercato di garantire le esigenze della società italo-belga che ha acquistato all'asta la piattaforma logistica ed ha intenzione di rilanciarla con un piano di sviluppo che, in 24 mesi, cercherà di rendere l'Interporto un punto di riferimento del settore. Dall'altro invece l'accordo è andato a recepire, in parte, le richieste dei sindacati che avevano avuto mandato dai lavoratori di tutelare il proprio posto di lavoro. La base di partenza era la garanzia del posto di lavoro ed il mantenimento della retribuzione: su questo la stessa Cfft era stata chiara fin da subito. Ma non bastava per i lavoratori, con la discussione che si è spostata su altri aspetti non di poco conto. Il primo, quello relativo al Tfr che, attraverso l'intervento del curatore fallimentare Angelo Novellino, sarà inserito chiaramente nel fallimento, senza che la nuova società se ne faccia carico. E poi il discorso delle mansioni, con la Cfft che ha accolto la proposta dei sindacati per quanto riguarda i livelli. A quanto pare, infatti, in sede di conciliazione, il lavoratore accetterà l'inquadramento richiesto dalla società per la fase di start up, in base a quelle che sono le esigenze produttive dell'azienda, mantenendo però il livello attuale. Le organizzazioni sindacali hanno anche ottenuto che per i dipendenti dell’interporto non varranno le norme contenute nel jobs act in caso di licenziamento. (Agg. 20/03 ore 09.42)



I COMMENTI -  "Con la mediazione del sindaco Antonio Cozzolino, con la presenza dei vertici della Cfft, guidati da Steven Clerckx, e con l'intervento del dottor Novellino - ha commento il segretario della Uiltrasporti Gennaro Gallo - finalmente siamo riusciti a chiudere questa trattativa. Ci abbiamo impiegato un po', ma era il tempo necessario per arrivare ad un buon accordo. Siamo soddisfatti. Ora inizia una fase nuova. La Cfft offre grandi garanzie: ci auguriamo che l'interporto possa finalmente svilupparsi come merita questo territorio, rilanciando le attività a servizio ed in sinergia con il porto e con il retroporto, portando quello sviluppo atteso da anni". (Agg. 20/03 ore 10.10)  



“Abbiamo siglato ieri un importante accordo con Cfft, azienda italo-belga che ha rilevato l’interporto di Civitavecchia: l’intesa contiene numerose garanzie per i lavoratori, che hanno vissuto per anni nell’incertezza e nella preoccupazione a causa di due precedenti fallimenti. Il piano industriale di Cfft prevede inoltre, a regime, l’assunzione di 130 nuove persone nel biennio, e getta le basi per il rilancio e lo sviluppo del polo logistico e dell’intero territorio”. È quanto dichiarano Danilo Lorenzi e Paolo Sagarriga Visconti, della Fit-Cisl di Roma e Lazio, all’indomani della firma dell’intesa tra Cfft e sindacati presso il Comune di Civitavecchia, aggiungendo che “siamo riusciti ad assicurare il mantenimento dei livelli di inquadramento, e di conseguenza della retribuzione, per tutti i lavoratori: anche la parte economica relativa agli scatti di anzianità sarà erogata in una voce non riassorbibile della busta paga. Abbiamo inoltre ottenuto una deroga al jobs act e l’assunzione dei lavoratori senza prova. Per quanto riguarda il Tfr, abbiamo ricevuto garanzie sulla sua erogazione futura dal curatore fallimentare di  Icpl, Angelo Novellino”. “Il risultato che abbiamo conseguito – proseguono i sindacalisti – non era scontato: la negoziazione è stata chiusa anche grazie all’intervento del sindaco di Civitavecchia, Antonio Cozzolino, che ha svolto un’importante opera di mediazione attiva tra le parti. Adesso l’auspicio è che il rilancio di una piattaforma strategicamente importante come quella dell’interporto sia sostenuto adeguatamente: con un’efficace rete intermodale trainata anche dal porto, una grande area di stoccaggio così ben posizionata avrebbe potenzialità enormi e riverberi su tutta la regione”.