di MATTEO CECCACCI



Ai posteri l’ardua sentenza. Un’espressione che si trova nella parte centrale dell’ode manzoniana Il cinque maggio ed è la risposta che Manzoni dà alla domanda che rivolge ai propri lettori: ‘‘Fu vera gloria?’’.

Ecco, partiamo da questo quesito che la maggior parte dei tifosi della Vecchia si sono posti domenica scorsa dopo la vittoria per 1-0 che mancava addirittura da cinque mesi contro l’Almas Roma.

Adesso come adesso non è affatto semplice rispondere ad una domanda del genere, perché la gloria, se ci sarà, verrà a fine stagione, precisamente il 12 maggio, quando terminerà il campionato.

Certo è che il Civitavecchia Calcio 1920 nel match valevole per la 5^ giornata di ritorno dovrà assolutamente vincere contro i genzanesi dello Sporting del tecnico Aldo Salerno, perché dopo l’ottimo trionfo ai danni dei biancoverdi, i nerazzurri se vogliono compiere il piccolo secondo passo per superare il Ronciglione United e piazzarsi sul terzultimo posto della classifica non possono che uscire con i tre punti dal sintetico del Luciano Iorio. I civitavecchiesi di mister Marco Scorsini, orfani dell’esperto attaccante classe 1984 Rodolfo Moronti a causa di un infortunio al ginocchio, domani la risonanza magnetica, dovranno cercare di essere solidi in difesa e micidiali in attacco con il tridente che molto probabilmente sarà formato da bomber Vittorini, suo fratello Cristian e il 2000 Edoardo Filoia. Lo Sporting Genzano senza ombra di dubbio vuole riscattarsi dalla battuta d’arresto per 4-0 subìta dalla Valle Del Tevere dopo quattro risultati utili consecutivi.

Un match quindi complicato, ma allo stesso tempo interessante che può regalare grandi colpi di scena, ma nulla di tutto questo sarà certezza se non dopo il triplice fischio. È proprio il caso di dirlo:

ai posteri l’ardua sentenza.