CIVITAVECCHIA - Donna, giovane, preparata, determinata e dal curriculum di tutto rispetto. 

Si chiama Emilia Altomonte, è un capitano della Guardia di finanza e per lei parlano i risultati raggiunti da quando ha assunto l’incarico di comandante della Compagnia Gdf di Civitavecchia. 

Quotidianamente sotto traccia, alla pubblicità strombazzata a mezzo stampa ha sempre preferito un basso profilo, dando la precedenza al raggiungimento degli obiettivi importanti. Sarà per questo che di rado in questi anni gli organi di informazione sono riusciti a captare notizie rilevanti legate all’attività investigativa delle fiamme gialle, nonostante i militari abbiano portato a compimento brillanti operazioni di servizio, coordinate proprio dal capitano Altomonte. Tutte cose che non sono sfuggite ai vertici del Corpo: non a caso da via XXI Aprile, all’atto di riorganizzare il reparto civitavecchiese,  hanno tenuto in considerazione proprio l’attuale comandante della compagnia. 

Da gennaio è infatti in vigore la riforma dei reparti territoriali della Guardia di finanza e le novità introdotte sono molte. Tra queste l’istituzione del Gruppo presso la sede di Civitavecchia, che avrà  compito di direzione e indirizzo delle attività economico-finanziarie assicurate dalle compagnie di Civitavecchia, Ladispoli e Fiumicino. 

In attesa dell’assegnazione al reparto di un ufficiale superiore, sarà proprio il capitano Emilia Altomonte a comandare il Gruppo in sede vacante. Un gesto di fiducia importante da parte dei vertici delle fiamme gialle, basato sicuramente sulle capacità operative e di comando dimostrate in questi anni dall’ufficiale. 

Per quanto riguarda il Lazio, anche le componenti specialistiche sono state oggetto di interventi di revisione, sempre finalizzati a garantire un potenziamento delle capacità operative. Previsti quindi come reparti autonomi la compagnia Pronto Impiego di Roma-Lido di Ostia composta dai ‘‘Baschi verdi’’ e la compagnia di Ciampino, con compiti di vigilanza sul locale scalo aereo che ha visto negli ultimi anni una apprezzabile crescita del traffico merci. La riforma ha anche previsto, accanto a uno snellimento delle strutture di staff in favore dei reparti operativi, un incremento complessivo di circa 50 unità organiche di finanzieri che saranno assegnati, nel tempo, a seguito delle procedure di reclutamento e dei percorsi addestrativi altamente specializzati.