CIVITAVECCHIA - «Subito dopo il rifacimento nel manto stradale si possono notare già delle perdite d’acqua sul tratto di Aurelia appena ristrutturata, zona davanti all’ex Clasa». È la denuncia dell’associazione Onda popolare che interviene sulla questione rifacimento del manto stradale puntando il dito contro l’amministrazione comunale. «I nostri occhi non credono a quanto vedono. Dopo anni di niente - proseguono da Onda popolare - portati avanti da questa amministrazione,  finalmente vengono eseguiti  lavori di manutenzione dei manti stradali e dei marciapiedi, peraltro con finanziamenti ricevuti in eredità per l’azione politica di Enrico Luciani, all’epoca  consigliere regionale. Gli attuali amministratori - incalzano dall’associazione - pur avendo   sempre dichiarato di essere diversi, si stanno comportando alla stregua dei vari Gava degli anni ‘60, mettendo in campo uno strumento di propaganda spicciola quale quello di interventi e lavori oggi, dopo 5 anni di niente, poco sicuramente».



Dura Onda popolare che mostra con alcune foto come sia sul manto stradale, recentemente rifatto che sui nuovi marciapiedi ci siano delle perdite idriche. Da qui la domanda dell’associazione: «Allora ci chiediamo - tuonano da Onda popolare - invece di sperperare soldi pubblici per operare con effetti speciali un riavvicinamento al cittadino in chiave elettorale, non sarebbe stato il caso antecedentemente al rifacimento del manto stradale, di ripristinare le tubazioni idriche e i servizi sottostanti come un buon amministratore dovrebbe fare invece che pensare solo ai consensi per le prossime  amministrative?». Una domanda legittima quella dell’associazione che va ad unirsi alle molte perplessità sollevate in questi giorni da diversi schieramenti politici in merito alla scelta della tempistica per l’avvio dei lavori di manutenzione straordinaria del manto stradale. I giorni di forte maltempo stanno, infatti, mettendo a dura prova il regolare svolgimento dei lavori anche se l’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Ceccarelli ha rassicurato sulla vigilanza e sulla buona fede dell’amministrazione comunale. Ma per Onda popolare si tratta di effetti speciali di fine mandato e «a farne le spese purtroppo è sempre il cittadino - concludono - che ha purtroppo riposto malamente la propria fiducia, trovandosi come si e’ abituati a dire a Civitavecchia, ‘‘come il cerasaro’’».