In merito alla vicenda dei rimborsi di Tiziano Cerasa, la Euroconsulting srl, per mezzo del suo legale avv. Lorenzo Mereu precisa: «La società , attiva sin dal 2001, ha quali propri dipendenti, oltre al dott. Tiziano Cerasa, anche terzi soggetti. In ragione della minore disponibilità  del proprio dipendente dott. Cerasa assunto regolarmente sin dal gennaio 2003, con contratto di lavoro subordinato, è stata costretta ad assumere personale dipendente altamente specializzato per far fronte agli impegni presi con i propri clienti e per continuare proficuamente la propria attività . La società  Euroconsulting srl risulta, per previsione legislativa, comunque obbligata nei confronti del proprio dipendente legittimamente assente dal posto di lavoro perchà© impegnato in incarichi istituzionali. La legge 267/2000 che consente ai rispettivi datori di lavoro di non essere oltremodo pregiudicati nell'esercizio dell'impresa è norma fondamentale che consente di fatto a tutti i cittadini di esercitare il diritto di elettorato attivo. Detta normativa è stata, tra l'altro, e senza nessuno sconcerto da parte di alcuno, applicata costantemente sia nel passato che nel presente, non solo in Civitavecchia, ma in ogni parte d'Italia. Non si comprende quindi quale inopportunità '' politica vi sia nel caso in esame. Il dottor Cerasa non percepisce alcun gettone di presenza, ma essendo presidente del consiglio comunale, è beneficiario di una indennità  mensile, che in quanto dipendente della Euroconsulting, è pari a 845,58 euro e che, se non lo fosse stato, sarebbe stata pari a 2.231,10 euro».

Nell'articolo citato, che partiva dalla piena legittimità  dei rimborsi, l'inopportunità  politica era riferita al fatto che Tiziano Cerasa, oltre ad essere dipendente, risulta anche proprietario al 99% della Euroconsulting: è, in sostanza, datore di lavoro di se stesso. Quanto ai gettoni di presenza: la fattura riportata si riferiva ai mesi di giugno e luglio, quando Cerasa era ancora semplice consigliere.