CIVITAVECCHIA - Sono bastate quarantotto ore alla Polizia per fare chiarezza sull’atto intimidatorio al vecchio bar Mosconi.
Gli agenti del commissariato di viale della Vittoria, agli ordini del primo dirigente Giovanni Lucchesi, a quanto pare avrebbero individuato e denunciato l’uomo che nella mattinata di martedì scorso ha dato fuoco al contatore elettrico posto all’esterno del locale in zona Sant’Agostino, che da pochi mesi ha cambiato gestione.
Bocche cucite tra gli inquirenti che in questa fase preferiscono non parlare della vicenda. Fonti vicine ai titolari del pubblico esercizio tuttavia smentiscono categoricamente la possibilità che si possa trattare di un caso a sfondo estorsivo.
Eppure le modalità farebbero proprio pensare al racket: una bottiglia contenente benzina ritrovata dalla scientifica vicino al contatore andato a fuoco e la sostituzione del quadro elettrico prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.
Ci sarebbe solo un particolare che, sempre secondo indiscrezioni, rimescolerebbe le carte, ovvero l’identità del soggetto fermato e denunciato a piede libero dalla Polizia.
Si tratterebbe infatti di un noto professionista civitavecchiese di mezza età. Rimane ora da stabilire il movente del gesto.