CIVITAVECCHIA - A pochi giorni dall’inizio delle verifiche peritali, in sede di incidente probatorio, per ricostruire dinamica e cause della morte di Sergio Capitani, l’operaio vittima dell’incidente a Tvn ad aprile scorso, la famiglia chiede che venga ampliato il numero degli indagati, già piuttosto elevato, ben 13. «Se sono iscritti nel fascicolo i progettisti del IV gruppo - ha spiegato il legale della famiglia, l’avvocato Davide Capitani - è giusto che vengano indicati anche i progettisti dell’intera centrale, che hanno convalidato quanto elaborato dai sub progettisti, e i responsabili per la sicurezza in fase di esecuzione lavori per quanto riguarda la committenza. In questo senso solleciteremo la Procura della Repubblica». Lunedì inizieranno le prime verifiche dei periti, focalizzate in prima battuta sulla documentazione raccolta in sede di indagine. «Abbiamo chiesto che venisse verificata la completezza di questa documentazione - ha aggiunto l’avvocato Capitani - in materia di sicurezza sul lavoro». La famiglia pensa infatti che vi siano omissioni non solo a livello strutturale, come più volte denunciato, ma anche sulla documentazione. In particolare chiede se esista o meno il Duvri (documento unico valutazione rischi interferenti) soprattutto per quel tipo di lavorazioni in quota che sono costate la vita a Sergio.