Cielo azzurro limpidissimo al Vittorio Tamagnini per il ritorno alla vittoria del Montespaccato, che si impone 4-1 in quella che rappresenta una clamorosa sconfitta per il Civitavecchia Calcio, che per la terza volta consecutiva non vince davanti al pubblico amico.

Tutti i gol sono stati realizzati nel primo tempo. Ancora assente Stefano Manelli, la conduzione tecnica è affidata a Lorenzo Tarquini.

Funari ancora nel pacchetto difensivo, con Fatarella e Paolo Cerroni dirottati in panchina. A centrocampo Ngom vince il duello con Gagliardi, sulla trequarti Luciani viene preferito a Costantini. Dopo tre minuti già festeggiano i romani con il gol di Mancini di testa su calcio d'angolo, al suo secondo gol nel giro di una settimana.

È una Vecchia di manovra, elegante in alcune sue uscite, con il Montespaccato che difende con tutti i suoi elementi. Al 18’ reazione dei padroni di casa, con Vittorini che si conquista, attraverso una delle sue fantastiche sterzate, e trasforma un calcio di rigore.

La gara è viva, veloci i capovolgimenti di fronte, e dopo cinque minuti su uno di questi il Montespaccato passa di nuovo in vantaggio. Da qui in poi solo azzurri, con tre reti nel giro di 20 minuti. Al minuto 22 De Marchis fulmina Midio con un tiro dalla trequarti che colpisce la traversa e poi va in gol, forse anche per un effetto strano dato al pallone.

Tanto l’agonismo in campo e il gioco staziona soprattutto a centrocampo, e mentre i nerazzurri manovrano senza trovare però sbocchi, gli ospiti difendono con ordine e sono pronti a riempire gli spazi lasciati vuoti dai civitavecchiesi. Giusto fa una galoppata senza nessuno che lo fermi al 39° e deposita in rete dai 16 metri, confermando il suo momento topico dopo la doppietta di Coppa contro l’Audace.

Tre minuti dopo è addirittura affondo, con la penetrazione dalla sinistra di Salustri, che infila sul secondo palo. Il Civitavecchia è in balia di un Montespaccato che offre una grande prova e dimostra di un essere quella squadra trascurabile che si è notata nelle ultime settimane. Cerroni cerca di suonare la carica allo scadere, ma sulla sua strada c’è Tassi.

Si va a riposo con un parziale pesantissimo per i padroni di casa, a sorpresa, e nella ripresa da recuperare ci sono tre reti. Nella ripresa il Civitavecchia ci prova molto, con un palo di Luciani, un colpo di testa fuori di poco con Samuele Cerroni e due buone occasioni di Contini, ma è troppo tardi per riempire il passivo. Senza troppi ragionamenti la Vecchia, baricentro altissimo, c’è da spingere e arrivare al tiro cercando di limitare i danni dietro.

Tanta l’imprecisione negli ultimi metri per i neroazzurri, si manovra con facilità ma di passaggi filtranti ce ne sono pochi, seppur sia costante il forcing nella metà campo romana.

Questo deve essere uno degli argomenti principali su cui disquisire in settimana. Va bene la proposta di gioco, va bene mantenere il possesso e mandare fuori fase gli avversari, ma a cosa serve se poi ad andare in bambola sono proprio i giocatori del Civitavecchia, che hanno sbagliato numerose aperture di gioco e passaggi volontari?

Non è la prima volta che accade, deve essere preso qualche accorgimento, per far sì che la proposta di gioco, interessante e con dei risultati quando riesce, non rimango solo allo stato teorico. Nel finale viene espulso capitan Serpieri, che protesta per due volte e vede estrarsi due cartellini.

La sua sarà un’assenza pesante, perché mancherà domenica a Rieti. Il Civitavecchia deve ragionare su ciò che è accaduto, proprio nel momento in cui le partite storte sembravano alle spalle, ecco che è arrivato un altro 1-4.

D’altro canto il Montespaccato ritrova la via giusta ed ora dovrà confermarsi per dimostrare di far parte del lotto delle migliori. Non vogliamo dire che sia necessario cambiare qualcosa o intervenire sulla conduzione tecnica, anche perché sarebbe cattivo farlo in un momento dove ci sono delle situazioni serie, e per serie non intendiamo le partite perse o quelle dove non si è vinto al Tamagnini.

Una cosa è sicura e crediamo stia avvenendo. La dirigenza sa sicuramente che il momento non è semplice e che ogni accortezza può risultare determinante, in positivo o in negativo. Domenica si va a giocare in casa di un Rieti pronto ad asfaltare chiunque gli capiti davanti. E con gli amarantocelesti non può scendere in campo una squadra che non abbia chiara quale deve essere la sua meta e il modo nel quale arrivarci.

«Non me la so spiegare una battuta d'arresto di questo tipo - afferma il presidente Patrizio Presutti - non ci aspettavamo una battuta d’arresto così. Non è la prima volta che capita quest'anno. Il dispiacere più grande è che non riusciamo a dare continuità alle nostre prestazioni, è chiaro che quando fai una figura del genere devi soltanto vergognarti ed innanzitutto chiedere scusa alla città, ai nostri sostenitori e a chi ha pagato il biglietto. Bisogna lavorare, perché di certo non molliamo alla sesta giornata. Forse è stata la prima volta, da quando sono presidente del Civitavecchia, che non vedevo l’ora che finisse la partita. Ci tengo i complimenti al Montespaccato, perché sono veramente un'ottima squadra, che ci ha surclassato in tutto e per tutto: fisicamente, a livello di fame, a livello di calcio, posso soltanto applaudirli e basta. È inutile essere ipocriti, inutile nasconderci dietro a un dito. Sicuramente l'assenza del mister Manelli si sente, soprattutto in alcuni frangenti della partita, la sua presenza poteva e può essere importante. È chiaro che nel corso della settimana è un nodo che dobbiamo sciogliere».

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