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Domenica scorsa in quel di Padova la Cv Skating ha raccolto il secondo trofeo nazionale femminile della sua storia. Dopo lo scudetto della stagione 2021-22 è arrivata a Civitavecchia la coccarda tricolore dopo una finale rocambolesca contro l'Hc Milano, terminata per 2-1 al golden gol in favore delle civitavecchiesi. Il punto della situazione con il presidente Riccardo Valentini, uno dei principali artefici di questi successi.
Vincere un trofeo nazionale non può mai essere facile. Cosa si prova dopo vittorie come queste?
«Sicuramente è una grande soddisfazione che però mi sento di condividere in primis con le ragazze e con lo staff tecnico, e poi con i dirigenti, i genitori e quanti sostengono la Cv Skating quotidianamente in questo ambizioso, faticoso ma gratificante progetto sportivo. Siamo ormai una realtà consolidata e famosa in tutta Italia, ci stimano e ci seguono ed i risultati che raccogliamo nei vari settori non possono che darci piacere».
Il gruppo delle Sniperine CRT è lo stesso da anni. Desta particolare curiosità che non tutte le ragazze vivono e si allenano a Civitavecchia.
«Sì, oltre ad un nutrito gruppo di ragazze locali, abbiamo alcune giocatrici che ormai da anni hanno sposato il nostro progetto, spinte soprattutto da un fortissimo legame di amicizia, e che non possiamo che ringraziare per i grandi sacrifici che compiono. Sono le sorelle Faravelli, Martina Succi, Eleonora Raia ma anche le laziali Federica Ercolani e Letizia Barocci. Negli anni poi le ragazze sono cresciute e la vita ha portato qualcuna ad allontanarsi, qualcuna ad avvicinarsi (geograficamente, ndr) ma la voglia di stare insieme non manca mai».
E da un punto di vista prettamente sportivo, cosa vi ha fatto fare il salto di qualità?
«Sicuramente il fatto di avere lo stesso gruppo da anni aiuta. Seppur con pochi allenamenti insieme , visto che le "forestiere" si allenano nel club della propria città, ormai sono diversi campionati che le ragazze giocano assieme e giocano tanto, fra campionato, Coppa Italia e Women European League. Ormai si conoscono a memoria, si trovano in pista, sono migliorate molto e sono sorrette da un portiere eccezionale. Poi per carità, serve sempre un pizzico di buona sorte e di audacia: non è un caso che sia lo scudetto che la Coppa Italia le abbiamo vinte all'overtime».
Il movimento rosa di hockey in line sembra particolarmente florido a Civitavecchia.
«Mi preme sottolineare che al di là delle senior di oggi, ogni anno inseriamo in prima squadra prodotti del nostro vivaio locale. Anche nelle formazioni che partecipano ai campionati giovanili misti, come l'under 12, 14 e 16 la presenza femminile nei nostri roster è grande e già si vedono le future campionesse del domani. Oltre a ciò, è anche da evidenziare che abbiamo una componente importante rosa anche nello staff tecnico, come Martina Gavazzi e Laura Giannini come allenatrici o Martina Mori e Veronica Novelli nella preparazione atletica. La Cv Skating può contare su tante donne valide, in tutti i settori».
E a chi dice che l'hockey è uno sport “da maschi”? Cosa replica?
«Che lo sport è bello a prescindere, tutto, e che questa distinzione fra maschi e femmine si sta perdendo un po' ovunque, anche per colmare il gender gap che è uno degli obiettivi internazionali del CIO. Il pattinaggio è uno sport che piace tanto, ai maschi ma soprattutto alle femmine, capita sempre più di frequente che quando poi si prende per la prima volta un bastone da hockey in mano, la passione prende il via e non si ferma più. Spesso lo scetticismo è dei genitori più che dei bambini, ma vedere in pista altre bambini/e aiuta molto nel far capire con l'esempio, che conta molto più di mille parole, che l'hockey in line è uno sport sicuro e bellissimo, tanto per maschi quanto per le femmine».
Dalle note liete alle meno liete. La prima squadra maschile quest'anno sembra arrancare.
«Sicuramente il nostro campionato di serie B maschile non è fortunato. Da una parte è un campionato anomalo, perchè è presente un Vicenza “ammazzatutto” costruito con un budget da scudetto e che è nella serie cadetta per puro caso, se così si può dire. È una situazione che ricorda l'anno in cui la Juventus era in serie B di calcio: una realtà semplicemente troppo attrezzata per un campionato di B. Abbiamo perso diverse partite per un solo gol, siamo stati sfortunati negli episodi e poi come vincere aiuta a vincere, perdere purtroppo contribuisce a creare sfiducia nei propri mezzi. Andiamo avanti più determinati che mai, abbiamo superato situazioni ben peggiori di quella attuale».
E le altre categorie?
«Direi che vanno tutte alla grande, anche se ovviamente si può sempre migliorare. Le giovanili hanno una crescita esponenziale, e ricordo che la Cv Skating ha già al suo attivo uno scudetto under 18 ed uno under 12 conquistati negli anni passati. Si trattò dei primi scudetti che scesero nel Lazio. Medaglie nazionali arrivano costantemente e anche quest'anno abbiamo buone sensazioni: poi per carità, le finali sono sempre roulotte ed in giro per l'Italia ci sono avversari fortissimi. Ma la Cv Skating c'è e si giocherà le sue chance fino in fondo, in più categorie».
Infine una chiosa sul pattinaggio artistico, anche questo un settore emergente della vostra società.
«Siamo molto contenti di come si sta evolvendo. Siamo partiti da zero e negli anni si nota un costante miglioramento, come quello visto nell'hockey, che potrà regalarci tante soddisfazioni in futuro. Abbiamo uno staff di allenatrici locali giovane ma a mio avviso eccellente e promettente, costituito da Jessica Mazza, Rebecca Profumo, Laura Giannini e Fabrizia Di Marzio. Le ragazze crescono in qualità e quantità e fra non molto avremo il problema che una pista sola, quella del PalaMercuri, non potrà rispondere alle esigenze di tutti i nostri atleti. C'è tanta fame di pattinaggio in città e noi lavoriamo per offrire il miglior servizio possibile».
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