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Santa Marinella può festeggiare uno dei suoi campioncini che stanno rendendo un gioiello la Perla del Tirreno. Stefano Ballarini ha conquistato la promozione in serie A1 con l’Olympic Roma. Si tratta di un risultato per nulla atteso, con i romani diretti dallo storico campione Mario Fiorillo, che sono partiti da autentica outsider nei playoff e poi hanno sconfitto formazioni nettamente più quotate. Quello di Ballarini è un risultato super, che deve far esultare tutta Santa Marinella, che, forse, non raggiungeva vette di questo tipo dai grandi traguardi del calciatore Fabrizio Melara, che aveva conquistato nel 2017 la promozione in serie A con il Benevento, guarda caso un’altra squadra giallorossa. Tornando alla storia dell’Olympic, i ragazzi allenati dalla medaglia d’oro olimpica nel 1992, Mario Fiorillo, avevano chiuso terzi nel girone Sud ed avevano dovuto combattere fino alla penultima giornata per essere certi dei playoff. Nel primo turno era arrivata una sconfitta preventivabile contro il Bogliasco dell’ex Snc Gianmarco Guidaldi. Ma nella seconda sfida al Foro Italico Ballarini e compagni hanno saputo sovvertire un pronostico sfavorevole ed hanno portato a casa una vittoria piena anche nella prestazione. Si va a Bogliasco a gara3 ed a lungo i romani sperano di farla loro, anche grazie ad una doppietta di Ballarini, ma all’ultimo secondo un tiro da lontano finisce in porta per il pari. Ai rigori l’Olympic fa meglio e si regala una grande finale. Sembrerebbe l’obiettivo massimo. Ma non sarà così. In gara1 alla piscina Scandone contro la Canottieri Napoli, che ha vinto il girone Sud, chiudendo con 16 vittorie consecutive, i romani offrono una prestazione sontuosa, con tiri precisissimi ed una difesa che, soprattutto da un Giannotti in grazia divina, si chiude ermetica sulle conclusioni dei napoletani. Quindi si va al Foro Italico, dove l’Olympic ha la chance per andare incredibilmente in A1. Si gioca davanti ad una piscina dei mosaici che fa sold out, non si riesce a far entrare nemmeno una cannuccia sulla tribuna, tanto è piena di colore e di sostegno, sia per i capitolini che per i partenopei. Ballarini aiuta molto i suoi: è l’unico centroboa di ruolo, un armadio in grado di sfidare sul duello fisico ogni marcatore che gli si para davanti. Il santamarinellese fa due reti, fondamentale soprattutto quella del 7-4 che fa sciogliere letteralmente il pubblico trepidante. Ma la Canottieri è la Canottieri: rimonta negli ultimi minuti e si va ancora ai rigori. La prima cinquina vede tutti a segni, si va ad oltranza. Sale in cattedra il secondo portiere Peluso, che respinge un tiro. Dall’altra parte Lo Re è freddo e segna il gol della prima storica promozione in A1. È il delirio. Il pubblico si riversa verso i propri beniamini. Tutti in acqua, tutti ad abbracciarsi, compreso Ballarini che esulta con compagni ed amici. Intanto i tifosi continuano a dare vita ad uno spettacolo pirotecnico, con luci e trombe a tutto volume, sia nell’impianto che all’esterno, come era accaduto anche prima del via della partita. Nel corso del campionato Stefano Ballarini ha messo a segno 37 reti, di cui sei nel corso dei playoff. «La cosa più bella di questa impresa - racconta Stefano Ballarini - è aver raggiunto un traguardo importante che ad inizio anno non pensavamo di poter riuscire a raggiungere. Il nostro obiettivo erano i playoff. Dopo la vittoria casalinga con il Bogliasco abbiamo iniziato a crederci, avendo già incontrato la Canottieri Napoli durante la regular season, sapevano che potevamo giocare al meglio le nostre carte, giocando due grandissime partite». Quindi le classiche dediche di rito. «Dedico questa vittoria alla mia famiglia - afferma il possente centroboa santamarinellese - e a tutte le persone che mi sono state vicine durante l’anno. Ho avuto anche modo di vivere a pieno l’atmosfera romana, avendo vissuto a Roma in questo periodo ed avendo modo di vivere intensamente questo percorso con tutti i miei compagni di squadra e con la società Olympic».
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