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Nonostante il caldo opprimente di queste settimane, alla Santa Marinella Ring proseguono gli allenamenti in vista delle prossime uscite. La società della presidentessa Loretta Telli si sta godendo un gruppo che sta sempre più dimostrando la sua fase di cresciuta, con un vivaio che sta dimostrando margine di crescita interessante, che potrebbe dare un impulso impattante a tutto lo sport santamarinellese. Per celebrare il tutto si è anche svolta una festa con i ragazzi che fanno parte del team, i maestri e la dirigenza al ristorante La Gattammare.
«È un momento molto positivo – commenta il maestro Valerio Sebastiani – abbiamo tanti ragazzi e soprattutto tante ragazze che stanno frequentando la palestra della Tana delle Tigri. Stiamo dimostrando che questo è uno sport che può piacere molto anche al genere femminile. Abbiamo dei ragazzi molto giovani, dall’età tra i 13 e i 15 anni, che negli ultimi mesi hanno fatto una preparazione, ma ora siamo pronti a raccogliere i frutti dei sacrifici fatti. Vedremo se i nostri propositi ci porteranno lontano.
Si sono impegnati tantissimo, ma serve andare avanti così per raggiungere i sogni che abbiamo nel cassetto e mi riferisco sia ai maschi che alle femmine. La passione è qualcosa che il pugile va velatamente dentro. Poi va in palestra e deve cercare di accendere la fiamma, con la passione del maestro che deve trasferirsi all’allievo. Ci vuole qualche mese per portare avanti questo procedimento. Quando è fatta non passa più e ci si allena sempre, anche quando fa caldo. Per allenarci ci sono delle pratiche che sono consuetudinarie, come avviene anche negli sport di squadra. Proviamo delle azioni per creare degli automatismi, affinché il pugile sia pronto a scattare alla fase successiva.
Poi, ovviamente, si cura anche l’aspetto fisico e tecnico». Proprio per questo motivo procedono gli allenamenti a via delle Colonie, con i maestri Sebastiani, il papà Maurizio e il figlio Valerio, ma anche gli altri insegnanti della palestra, a cominciare da Quirino Coccia, che si impegnano quotidianamente per far germogliare le “piantine” che hanno attecchito al terreno».
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