La tradizione pugilistica civitavecchiese fa di questa cittadina portuale la capitale italiana della nobile arte, specialmente se si considera il rapporto tra abitanti e campioni che Civitavecchia ha sfornato nel corso degli anni, a partire dall’olimpionico Tamagnini, passando per Saraudi e arrivando fino a Marsili e i fratelli Branco. Tra i pugili che hanno scritto la storia della boxe tricolore, sicuramente anche il classe 1934 Salvatore Manca.
Proprio oggi ricorre il quarantesimo anniversario della sua morte. Indimenticato pugile degli anni 50/60, Salvatore Manca ha rappresentato per tante generazioni di atleti civitavecchiesi un punto di riferimento per il suo grande coraggio e per la forza dei suoi colpi. Vincitore del campionato del mondo sezione militari del 1957, sfiorò per ben due volte il titolo italiano fermandosi solo davanti ai colpi di Salvatore Burruni. Sposato con il suo grande amore Annamaria, riuscì a far coincidere il lavoro, la famiglia con la sua grande passione, la boxe, battendo campioni del calibro di De Witt, Scarano, Cicognani e Bolzoni.
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Quarant’anni fa l’ultimo saluto a Salvatore Manca
16 luglio, 2022 • 06:30