Nell’ambito della presentazione del libro “ABC, le lettere del calcio”, di Claudio Di Marco, un momento particolare è stato quello della rievocazione di una delle pagine più belle della storia calcistica della Viterbese, quella della vittoria del campionato di Serie C2 del 1999.
«Un ricordo eccezionale - ha detto Carmine Parlato - una delle icone più significative di quella squadra, di cui porto ancora con me qualcosa di indelebile. Come d'altronde la gente di Viterbo, di una tifoseria unica, di una città che mi ha davvero dato molto, dove è nata la mia prima figlia e dove ho anche mangiato molto bene».

«Io ero uno dei più giovani - gli fa eco Michele Pagano - ma ho vissuto ugualmente quella esperienza con una partecipazione tale che mi è rimasta ancora oggi e da quei compagni così bravi ho imparato molto, come giocatore ed ora come allenatore».

Della stessa intensità dei “Fantastici”, è stato il ricordo di uno dei più grandi bomber del calcio viterbese, Pino Scicolone, raccontato, per l’occasione, da un’altra vecchia gloria, Roberto Vuerich, che con lui ha condiviso il campo di gioco e la vita privata.

Paolo Berrettini ha rivissuto quella incredibile domenica di Grosseto-Viterbese in cui sfumò lo spareggio con l’Aquila per la vittoria del campionato, arricchendolo di particolari inediti.

Per il calcio rionale, invece, spazio al Villanova, bella realtà creata da Alvaro Turchetti, una realtà raccontata dal figlio Giancarlo.

«È il mio undicesimo libro, ha continuato a regalarmi - ha detto l’autore del libro - stimoli ed emozioni, per cui sono felice di averlo scritto, di aver scelto questo format, di aver voluto raccontare queste storie, dalla A di Antero, il mitico custode del campo della Palazzina, alla Z di Zottoli, attaccante che visse una esaltante stagione a Civita Castellana. In mezzo tutte le altre lettere dell'alfabeto, la C di “Cicala” Pino Scicolone, bomber ineguagliabile, uno dei tanti che ci ha lasciato negli ultimi mesi, come un altro bomber, più giovane, Tino Bomber, che ha fatto parte della storica promozione in Serie C1, con i “Fantastici” del ’99. Un pizzico di presente, per quello che può consentire divagazioni, i dubbi sul futuro e tanto passato, quello di un calcio bello che non esiste più, anche del calcio rionale come quello del Villanova e del suo grande artefice Alvaro Turchetti, da tutti ricordato positivamente».

Collegata alla presentazione anche la consegna dei Premi “Colore di Calcio”, in collaborazione con l’artista Alfonso Talotta, che ha consegnato proprie opere a Patrizio Fimiani, Paolo Berrettini, Stefano Del Canuto, alla memoria di Alvaro Turchetti ed altri.

©RIPRODUZIONE RISERVATA