PHOTO
Con la stagione che si sta avvicinando prepotentemente alla sua conclusione, il PalaGalli continua ad essere al centro delle attenzioni, così come altri impianti, in particolare lo stadio Fattori, per il quale si attende l’accensione ufficiale del finanziamento tramite il credito sportivo, oppure il PalaGrammatico, per il quale si attende il via dei lavori, ma soprattutto la piscina di via Maratona e il San Liborio Stadium, per il quale si attende il bando, così come lo Stadio del Nuoto di viale Lazio. Ma, stando alle voci che circolano in città negli ultimi tempi e che sarebbero conosciuti nei settori che contano, emergerebbero dei dubbi su uno degli argomenti più affrontati per trovare una via positiva alla situazione dello Stadio del Nuoto, ovvero l’efficientamento energetico. Da quello che sta emergendo, sembra sempre più reale lo scenario che vede questo aspetto non come la panacea di molti mali, ma come un semplice palliativo. Infatti, pur considerando le tecnologie attuali e gli interventi che si potrebbero attuale sulla struttura di Scarpatosta, l’efficientamento energetico potrebbe incidere, per quanto riguarda la riduzione dei costi, del 20%, massimo del 30%.
Non proprio quello che era stato prospettato lo scorso 6 marzo, nel corso dell’evento organizzato con Città Metropolitana per dare il via agli interventi, che, però, non sono ancora cominciati e probabilmente solo da giugno si potrà partire.
Dati che non possono aggiungere positività ad una questione che ne avrebbe davvero bisogno, in quanto, come già riferito tantissime volte, la voce più insidiosa è quella relativa alle spese, che superano, considerando anche i rincari sulle bollette degli ultimi anni, i 500mila euro. Un obolo che non può essere sostenuto in un contesto come quello attuale, anche perché il milione e oltre di euro messo a disposizione da Città Metropolitana non può bastare per risolvere le criticità dell’impianto. Criticità che meritano una menzione e che non possono essere derubricate come “la forte volontà di parlare solo del PalaGalli e non di altre strutture”.
Innanzitutto non è vero, basti vedere la mole di inchiostro e di discussioni su vicende come stadio Fattori e PalaGrammatico. E poi perché gli investimenti che la collettività ha fatto sullo Stadio del Nuoto non sono paragonabili a tante altre situazioni, anche al di fuori del contesto sportivo. Fa davvero sensazione sentir dire che del PalaGalli se ne dovrebbe parlare meno e poi vedere che le società locali non fanno altro che accapigliarsi su questo argomento e sui rapporti tra i vari club, anche con argomentazioni davvero di basso profilo, per non dire altro. E non va nemmeno dimenticato che c’è una nube piena di dubbi che si addensano sul bando che il Comune sta preparando. A parole nessuno sembra intenzionato a presentarsi, ma è chiaro che una sensazione veritiera si avrà solamente quando il documento di presentazione a partecipare uscirà.
E da quello che filtra c’è grande attesa anche per il bando per la piscina comunale di via Maratona. Tra le possibilità di cui si parla in città c’è anche quella che la vera concorrenza tra le società locali ci sia per avere la gestione dell’impianto gestito in questi anni dall’Ati Maratona e non per il PalaGalli.
Ma sappiamo bene che è come una partita di poker, quello che va bene in questa mano potrebbe andar male alla prossima e potrebbe esserci chi prova a disorientare la concorrenza. Intanto, dopo il nostro articolo della scorsa settimana, nel quale si parlava di una possibile clamorosa fusione tra Nc e Centumcellae, sono giunte altre conferme e nessuna smentita. Ma va segnalato che la direzione è leggermente diversa rispetto a quanto era stato enunciato.
A dir la verità, della questione se ne sta parlando da diversi mesi, pare addirittura dalla fine della scorsa estate. Se in queste settimane la proposta è partita dal basso, negli ultimi tempi, in realtà, a paventare la possibilità sono stati personaggi che fanno parte delle due dirigenze e che avrebbero proposto anche l’idea di dividere i settori tra i due club, ovvero che uno avrebbe iscritto solo la prima squadra e l’altra si sarebbe concentrata esclusivamente sul settore giovanile. Ma alla fine è rimasta solo un’idea, non portata avanti.
Della questione se ne sarebbe parlato anche qualche settimana fa, anche se non ci sarebbero stati dei passi in avanti, in quanto ci sarebbero dei dubbi. Scartata la possibilità di dare vita ad una fusione vera e propria, per motivi logistici ed organizzativi. Nel caso di procedesse, uno dei due club assorbirebbe l’altro.
©RIPRODUZIONE RISERVATA