Come sempre ci aspettavamo che il campionato della Nc Civitavecchia prendesse il via a novembre, come accade per tutte le squadre di A2. Ma quest’anno i rossocelesti giocheranno in serie B, per cui hanno dovuto attendere un altro mese prima di scendere in vasca. Parte ufficialmente la stagione per Romiti e compagni, che questo pomeriggio alle 17.30 debutteranno nella vasca del neopromosso Livorno alla piscina Camalich.

Basta un dato per spiegare la surrealità di questa situazione: era addirittura dal 1963 che i rossocelesti non militavano nella terza categoria nazionale, cosa diventata realtà dopo la seconda retrocessione consecutiva in B. Come già detto nelle scorse settimane la squadra di Marco Pagliarini ha deciso di allargare il giro della rosa con il ritorno di due ragazzi che in passato avevano indossato la calottina civitavecchiese, ovvero Marco Chiarelli e Marco Muneroni. I due sono andati a completare una rosa composta, sostanzialmente, dai giocatori che ne hanno fatto parte nella scorsa stagione, ad eccezione di coloro che hanno voluto provare un’esperienza fuori città per continuare a giocare in A2. Sono state diverse le amichevoli ed i common training organizzati dalla Nc per far arrivare al top della forma i giocatori per questa stagione. Ad esempio sabato scorso ci sono state le prove generali al PalaGalli in occasione di una partita amichevole con i romani del Villa York, dove gioca anche una vecchia conoscenza dei rossocelesti, ovvero l’ormai esperto mancino Andrea Castello, che saranno anche loro in serie B, ma nel girone 3, mentre la Nc figurerà nel 2, dove ci saranno soprattutto squadre liguri, ma anche marchigiane e umbre.

Difficile capire come potrà andare questo campionato, visto che di notizie non ne girano moltissime per quanto riguarda i rumors, con la stampa ligure fagocitata dalle numerose squadre che giocano soprattutto in A1. Di sicuro il Lerici proverà a stare nel lotto delle migliori, avendo ingaggiato diversi giocatori, tra cui il centroboa argentino, ex Civitavecchia. Tomas Echenique. Cambiando argomento, va detto che la stagione della Nc sta prendendo il via, praticamente, nel silenzio assoluto e nel disinteresse generale. Purtroppo è un discorso che non affrontiamo per la prima volta, ma per correttezza va analizzato anche in questa occasione. Infatti il club rossoceleste ha deciso di non rapportarsi più, praticamente ormai da sette mesi, con quasi tutta la stampa locale, per motivi che sono ancora ignoti, probabilmente legati alle critiche e alle notizie negative che hanno riguardato la Nc. Ma, con tutta onestà, è difficile trovare news positive sul mondo rossoceleste. Forse ce n'è solo una: ovvero che la società del presidente Marco Pagliarini sta continuando a tenere aperto il PalaGalli. Ma tutto questo in un contesto dove le polemiche sono all’ordine del giorno, anche sul fronte politico. Lo dimostra anche il fatto che numerose volte abbiamo sollevato il problema del pagamento delle utenze, di cui ancora non si conosce il nome della società che si è incaricata l’onere. Naturalmente da parte della Nc vige il totale silenzio anche su questo argomento. Avevamo cullato qualche speranza, quando, qualche settimana fa, la dirigenza rossoceleste aveva inviato un comunicato sulla questione PalaGalli, il quale, però, si limitava a rispondere alle critiche mosse dalla Nautilus.

In occasione dell’atteso esordio di Livorno avremmo voluto realizzare un’intervista con un giocatore o un dirigente rossoceleste, ma la situazione è talmente caotica che non sappiamo neanche a chi rivolgerci, questo perché quando contattiamo la Nc non riceviamo nemmeno una risposta. E in passato è successo, un paio di volte, anche di avere delle risposte sgarbate, ma su questo preferiamo chiudere subito il discorso. Facciamo una richiesta chiara al presidente Marco Pagliarini. Si faccia in modo di nominare un dirigente che si occupi delle relazioni con la stampa, al fine di rompere questo ghiaccio. Non è una novità. Già in passato è accaduto, ma più volte, dopo poco tempo, il dirigente lasciava la società. Questo clima ha portato ad un silenzio di tomba sulla squadra, che, ricordiamo, rappresenta ancora un vanto per lo sport civitavecchiese a livello nazionale, nonostante tutto. I giocatori si allenano ogni giorno, fanno tanti sacrifici per portare avanti la loro passione, spesso togliendo tempo ai familiari ed agli affetti. Ma nessuno lo sa, nessuno ascolta i loro pensieri, nessuno sa se hanno sete di riscatto dopo anni bui. E ciò si è ripercosso anche sul seguito del pubblico. Nella scorsa stagione spesso la Nc ha giocato con le tribune dello Stadio del Nuoto quasi del tutto vuote. Poi finiva la partita e, se subito dopo scendeva in vasca la Centumcellae, ecco che il pubblico arrivava a colorare e riempire il PalaGalli per i biancorossi. E questo quello che vuole la Nc? Onestamente ci sembra che questa sia la strada solo per finire sempre più in basso e non garantire un futuro roseo alla Nc e a tutta la pallanuoto civitavecchiese, visto che questa società rappresenta ancora il fulcro del movimento locale.

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