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Potrebbe esserci una coda riguardo la “bella” della finale playoff tra Nautilus e Sori. Infatti le liguri, al termine della partita di Viterbo, hanno deciso di presentare ricorso al gruppo degli ufficiali di gara, lamentando un errore tecnico.
«Ringraziamo la Federazione – ha dichiarato il Sori Pool Beach in una nota sui social network – per aver mandato due arbitri di serie A1 che hanno diretto l’incontro in maniera impeccabile.
Purtroppo, però, la giuria non si è dimostrata all’altezza della situazione e, considerando gli enormi sacrifici (anche in termini economici), riteniamo che questo non sia accettabile: sono situazioni che non dovrebbero accadere in linea generale e, soprattutto, in una partita con questa posta in palio.
Nell’ultima azione del match, l’allenatore della squadra avversaria, decide di chiamare timeout prima dell’espulsione guadagnata da una sua giocatrice, come si può ben vedere dal video. Sempre dal video, si può notare come la giuria si sia accorta del timeout (con i membri della stessa che fanno proprio il segno dello stop al gioco e fermano il tempo, infatti si sente pure la sirena), ma, incredibilmente, la Nautilus ha usufruito del timeout non per giocare a uomini pari, ma per l’uomo in più. Inoltre c’è una palese incongruenza sul referto (che alleghiamo) in quanto prima viene segnalato il timeout e solo successivamente l’espulsione, altro elemento che sta ad indicare che la giuria ha palesemente ravvisato il timeout chiamato dagli avversari ben prima che l’espulsione venga fischiata».
Ora ci sarà da capire quale decisione potrà prendere la Fin, anche se le possibilità di accettazione del ricorso non sarebbero molto alte. C’è la possibilità che l’incontro possa essere ripetuto a partire dal momento contestato, ovvero a 30 secondi dalla conclusione dell’incontro, così come accaduto nei playout, sempre di A2, tra Vis Nova e Metanopoli.
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