VITERBO - 29 giugno 2019, 14 luglio 2023. Questa la parentesi negativa della Viterbese gestione presidenza Romano. Era il giorno della festa di San Pietro e San Paolo di quattro anni fa quando ci fu l’incontro decisivo a Grotte di Castro tra colui che sarebbe diventato l’ex patron gialloblu Piero Camilli e il nuovo presidente Arturo Romano. Il bilancio negativo gialloblu di questi quattro anni narra di due dodicesimi posti nelle stagioni 2019/2020 e 2020/2021, di un sedicesimo posto con salvezza nel playout contro la Fermana nella stagione 2021/2022 ed il fallimentare ultimo campionato chiuso in 19esima posizione con una retrocessione diretta senza passare per i playout. Quattro stagioni caratterizzate da ben dodici cambi tecnici con la guida di Calabro, Lopez e ancora Calabro il primo anno, poi la coppia Taurino-Maurizi nel 2020/2021, la stagione successiva si partì con il tecnico Dal Canto a cui subentrarono Raffaele, Punzi per poi assistere al ritorno di Dal Canto ed infine nel 2022/2023 le fallimentari gestioni tecniche di Filippi. Pesoli ed ancora Lopez. Percorsi travagliatissimi con il Rocchi diventato in questi quattro anni terra di conquista e con formazioni che non hanno mai saputo suscitare entusiasmi tra la sempre più scarsa, avvilita e depressa tifoseria gialloblu. Ed ora si è sollevato un grido di entusiasmo alla fine dell’era Romano che per quanto pagata a carissimo prezzo con la morte della Viterbese che fu lascia spazio ad una “resurrezione” con quella che sarà la nuova ondata della gestione Camilli costretta a ripartire dalla principale categoria dilettantistica regionale ma che ha tutti i mezzi per risalire con entusiasmo tra i Prof. così come avvenne nel periodo 2013/2019.

©RIPRODUZIONE RISERVATA