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Il Civitavecchia torna alla vittoria e lo fa col brivido nel derby con il Ladispoli. Al Tamagnini erano promessi tanti gol e sono arrivati, come recita il 3-2 finale. Dopo i due pareggi che avevano accompagnato l’arrivo in panchina di Raffaele Scudieri, tra coppa e campionato, è il momento di dare una bella scrollata alla classifica. E le notizie del mattino erano state molto buone per i nerazzurri, con le sconfitte di Campus Eur e Rieti, oltre al pareggio del Pomezia, praticamente un invito ufficiale a rientrare nella lotta per il vertice della classifica. Belloni da una parte, Leonardi dall’altra: sono loro gli ex in questo derby del Tirreno. Formazione particolare per il Civitavecchia, con Serpieri e Fatarella destinati alla panchina per gli ingressi di Carta e Paolo Cerroni, con Funari confermato nel terzetto, anche se poi andrà ad occupare stabilmente il ruolo di terzino destro. Costantini viene preferito a Luciani, con cui farà staffetta dopo l’intervallo. Davanti panchina per Samuele Cerroni, gli viene preferito Menghi. La Vecchia passa dopo solo cinque minuti, pennellata di Sevieri dalla lunetta del corner che Carta incorna in maniera perfetta sul primo palo, bruciando D’Angeli. Vecchia avanti. Costantini prima e Vittorini sulla ribattuta subito dopo, con la complicità di D’Angeli e Ranieri, si divorano il raddoppio un minuto dopo. Partenza a razzo della Vecchia, quasi un monologo. La formazione di Scudieri preme e al diciassettesimo ha una ghiotta opportunità per raddoppiare, Fiaschetti atterra Contini in area e per Travaini non c’è nessun dubbio: dal dischetto però Vittorini si fa ipnotizzare da D’Angeli che respinge la sfera, anche se ci sono colpe da parte del bomber che non calcia al meglio. Il gol è comunque nell’aria e al ventiquattresimo la Vecchia raddoppia, sul tiro di Costantini l’estremo difensore D’Angeli si supera nel respingere, ma Menghi è lì e in tap-in segna a porta vuota. Due a zero. Dura però poco il doppio vantaggio, in un momento non semplice il Ladispoli accorcia nella prima vera sortita in avanti con Aracri, che raccoglie la respinta di Midio, non perfetto nell’esecuzione, così come il centrocampo che perde un pallone facile sulla mediana, e insacca. Due a uno. Gara viva, veemente da entrambe le parti, si gioca come se fosse l’ultimo dei palloni nei contrasti a centrocampo. Sul finire un’occasione a testa per segnare. Da una parte Aracri, mancano quattro minuti all’intervallo quando il giocatore preferisce tirare, alto, invece di servire, forse, un Leonardi meglio piazzato, mentre è di Vittorini un minuto dopo il tiro che è respinto dal miracolo di D’Angeli, che è bravo a restare fermo murando con il volto la conclusione dell’attaccante di casa. Prima frazione ricca di gol, le squadre giocano a viso aperto e, conti alla mano, è la Vecchia che deve recriminare per un solo gol di vantaggio. Su D’Angeli si infrange il tiro di Samuele Cerroni dopo quattro minuti dal via alla ripresa, mentre quello di Alessandro Colace finisce tra le mani di Midio; questi i primi acuti da mettere sui taccuini. Stesso canovaccio in questo avvio di ripresa, la Vecchia gestisce il possesso e arriva più facilmente dalle parti di D’Angeli, mentre il Ladispoli è sempre pronta a ripartire Al nono la prima sortita in avanti e il Ladispoli riagguanta il pari, Aracri tira e sulla respinta ci pensa l’ex Leonardi a superare Midio, dopo una corsa frenetica nella quale fa notare tutta la sua voglia di primeggiare. Due a due. Belloni su Pagliuca sei minuti dopo, rimedia in maniera perfetta al contropiede rossoblù. Ritmi altissimi, potrebbe accadere di tutto, è derby vero al Tamagnini. La riprova intorno al ventesimo, Buonanno manda di un soffio alto mentre Gagliardi sul capovolgimento di fronte, è il preludio al gol, dopo una deviazione vede la sfera spegnersi alta. Dal corner successivo, dopo un mezzo flipper nell’area piccola, la zampata vincente a superare D’Angeli è di bomber Samuele Cerroni, dopo che il fratello Paolo aveva provato a spingere dentro la palla, che era stata salvata da un iniziale intervento dei ladispolani. Il Ladispoli si salva dieci minuti dopo, sugli sviluppi di un corner, dapprima Samuele Cerroni si vede respingere la sfera e, subito dopo, Vittorini manca d'un soffio l’appuntamento con il gol. Il Ladispoli ha accusato il colpo, non riesce più a costruire nulla e la Vecchia è padrona del campo. Vittorini manda la sfera a stamparsi sulla traversa alla mezz’ora, e si dispera per aver mancato ancora una volta l’appuntamento con il gol. Il Ladispoli gioca più con le energie nervose che altro, arriva sempre più raramente dalle parti di Midio, mentre la compagine nerazzurra è costantemente nella metà campo avversaria anche se, di pericoloso dalle parti di D’Angeli, c’è poco da segnalare. Luciani manda un paio di palloni alti sulla traversa, nel frattempo Samuele Cerroni si vede respingere in pieno recupero la rete della sicurezza da D’Angeli. Ma non fa niente, dopo tre minuti Travaini manda tutti negli spogliatoi e il derby è della Vecchia. «Dobbiamo ancora migliorare tanto - afferma il match winner Samuele Cerroni - sia in fase di gestione delle partite, che sotto porta. Speriamo di correggere pian piano gli errori in settimana e continuare così. Dobbiamo continuare ad allenarci come abbiamo fatto fino ad ora, sono tante le partite in cui sbagliamo molti gol, dobbiamo cercare di correggere questo elemento e andare avanti. Noi siamo stati sempre gruppo, sin dal primo giorno di allenamento, molti sono da tanti anni qui, tanti sono arrivati e si sono messi subito a nostra disposizione. L’abbiamo portata a casa con la grinta e con l'unità».
QUI LADISPOLI
Non i punti, ma del rocambolesco 3-2 il Ladispoli vuole almeno portarsi a casa la reazione. Sotto di 2-0 i ragazzi di Lillo Puccica non hanno mai mollato, anzi si sono rimessi a giocare accorciando prima il divario con Aracri e poi ad inizio ripresa completando la rimonta con l’ex, Leonardi. La Vecchia ha tirato forse fuori la propria esperienza nel momengo giusto trovando il 3-2 sugli sviluppi di un calcio piazzato, come il gol dell'1-0 che aveva sbloccato il punteggio. Per l’Academy dunque non tutto è da buttare per quello che si è visto al Tamagnini. «Non siamo partiti bene - è il commento di Valerio Ranieri - anche perché nel primo quarto d’ora stavamo già sotto di 2 reti, ma siamo stati bravi a non abbatterci e a ricompattarci imponendo il nostro gioco. Abbiamo accorciato le distanze andando negli spogliatoi consapevoli dei nostri mezzi. Il secondo tempo è stata un’altra partita, abbiamo cambiato atteggiamento partendo forti, chiudendoli nella loro area e trovando subito il gol del pareggio. Peccato per quello che è accaduto dopo su un corner quando il Civitavecchia, con molta fortuna tra un batti e ribatti, ha trovato il vantaggio. Non ci meritavamo di perdere». Domenica arriva al Sale la capolista W3 Maccarese: un altro derby. «Domenica avremo una partita che ci chiederà sicuramente tantissimo impegno e attenzione - ammette Ranieri - contro una squadra costruita per salire in serie D. Vedendo le nostre ultime partite non siamo da meno, poi avremo quel turno infrasettimanale con l’Aranova, altro derby. Non ci sarà tempo di riorganizzarci, occorre lavorare sodo». Dopo 8 giornate la salvezza diretta è distante 7 punti ma c’è ancora un’eternità davanti ed eventualmente il mercato di riparazione per effettuare degli accorgimenti.
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