Quando vediamo la nostra nazionale di calcio giocare contro le altre compagini straniere, non facciamo caso o non ci domandiamo del perché la maglia dei nostri calciatori sia azzurra. Questo colore, che ricorda il cielo o il bellissimo mare del nostro Paese, è entrato a piedi pari nell'immaginario collettivo dello sport italiano. Anzi, non ci domandiamo perché tutti gli atleti di ogni nazionale italiana indossino una maglia azzurra. Una maglia tanto desiderata quanto onorata proprio dagli atleti. Ciò nonostante, l'azzurro non sia una tonalità della nostra bandiera. Il nostro vessillo è rosso bianco e verde. Che ci crediate o no, il colore azzurro deriva dal regno sabauda, più precisamente dalla casa regnante dell’epoca prerepubblicana: i Savoia. Il blu savoia, un blu tendente all'azzurro, è sempre stato un colore centrale nei vestiti, uniformi militari (si veda la sciarpa degli ufficiali). L'origine risale al 1366, allorquando Amedeo VI di Savoia partì per le Crociate e diede ordine di far sventolare per ogni nave (ne partirono circa venti) due bandiere, una dei Savoia e una di colore azzurro in onore del culto di Maria (culto mariano), al fine di chiedere la sua protezione. Anche se ci fu, dal 1946 in poi, la destituzione del Regno e l'inizio della Repubblica Italiana, il colore azzurro rimase in molti vesti ufficiali, tant'è che ancora oggi lo si può trovare nella bandiera della presidenza della Repubblica o come divisa ufficiale degli atleti. L'unico aspetto che cambiò dopo la fine della Guerra fu l'eliminazione della croce sabauda dalle maglie degli atleti.

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