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Per gli amanti del calcio il 9 aprile del 1938 non è una data come le altre. Non per chissà quale finale del campionato del mondo o per qualche storica partita, bensì per l'inizio di una nuova era, quella delle dirette tv.
Inghilterra-Scozia, valevole per il British Home Championship (il campionato inter-britannico, competizione scomparsa nel 1984) fu di per sé una partita tesa per motivi storici, politici e culturali ma si ricorda poiché fu la prima in presa diretta e trasmessa per 90 minuti.
Prima di tale giorno poteva capitare qualche ripresa sparsa durante il match ma le telecronache sportive erano solo in versione radio. Si badi bene che il mutamento di tale visione del calcio non mutò in poco tempo.
Ci vollero altri anni, intervallati anche dallo scoppio della seconda guerra mondiale, affinché la routine potesse essere quella di "vedere" una partita in tv.
Anche in Italia, per esempio, l'acquisto di un televisore nelle famiglie divenne di massa solo durante il boom economico, negli anni ’60, anche a causa dell'influenza "mediatica" dell'emulazione della vita negli USA.
Ai giorni d'oggi la diretta tv delle partite di calcio è un business miliardario, il quale comprende anche le piattaforme OTT (come Dazn o Amazon Prime) senza l'ausilio di un decoder apposito.
Si può affermare che lo sport del calcio, oltre a rappresentare una classica partita tra due squadre, è diventato anche uno spettacolo da vendere al pubblico mondiale.
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