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Civitavecchia sarà fortemente presente ai Mondiali di hockey inline di Roccaraso, non solo per quanto riguarda le varie selezioni della Nazionale italiana, ma anche nel corpo arbitrale. Infatti la civitavecchiese Erika Lalli sarà impegnata in Abruzzo per l’evento che per un mese darà spettacolo ed emozioni: si è partiti in questi giorni con le Junior femminili fino a lunedì, si proseguirà da martedì all’8 settembre con le Senior femminili. Quindi toccherà ai maschi: dal 9 al 15 sullo stilmat ci saranno gli Junior, con la chiusura riservata ai Senior dal 16 al 22 settembre. Erika Lalli è molto conosciuta nell’ambiente scolastico cittadino, in quanto è una professoressa dell’istituto Stendhal ed è stata presente anche in alcuni progetti presentati alla città e dedicati all’educazione della salute. Parallelamente ha cominciato il suo percorso come arbitro di hockey inline, sport che ha cominciato a seguire tramite suo figlio Leandro, che quest’anno ha vinto lo Scudetto U18 con la Cv Skating dopo le finali che si sono svolte in casa al PalaMercuri. Erika Lalli è anche legata sentimentalmente al noto musicista Duilio Galioto, che nel 2020 ha vinto il David di Donatello, oltre ad una quarantennale esperienza nel campo musicale a livello nazionale e non solo, che l’ha portato a suonare e collaborare con giganti come Daniele Silvestri, Avion Travel, Jovanotti, Alex Baroni, Antonella Ruggero, Fabio Concato, Orlando Johnson, Paolo Virzì, Massimo Di Cataldo, Paola Turci, Enrico Silvestrin, Maria Letizia Beneduce e tanti altri. «Già a gennaio e febbraio - racconta Erika Lalli - quando mi venne richiesta la disponibilità per la partecipazione al Mondiale di Roccaraso, tramite il responsabile arbitri Fisr, Andrea Fonzari, ho avuto veramente il batticuore. Essere inclusa nella possibile lista di candidati, è una forte emozione. Man mano ho ricevuto la conferma, quando ancora non si sapeva dove si sarebbe svolto l’evento iridato, e quando ho avuto la notizia che tutto si sarebbe disputato in Italia, è stato ancora più bello. Sento molta responsabilità. Tutto il gruppo ufficiali gara della Fisr mi ha sempre supportata, mi hanno seguito durante la stagione dei campionati, affidandomi anche partite importanti, in previsione proprio di questa chiamata che poi ho ricevuto». Lalli è stata chiamata anche lo scorso maggio per la serie di finali dei campionati giovanili che hanno avuto come cornice il PalaMercuri, con l’organizzazione affidata alla Cv Skating. Ci sono stati anche degli arbitraggi interamente al femminile, con Lalli che ha diretto alcune partite assieme alla sua collega di Tivoli, Simona Savelli, comunque legata a Civitavecchia, in quanto la figlia Gloria Padovan gioca per la Cv Skating ed è presente a Roccaraso, visto che è stata convocata dalla Nazionale italiana come capitana della selezione Junior e, in extremis, anche nella Senior, dove ci sono tante altre compagne di squadre delle Sniperine. Erika Lalli è stata anche chiamata per dirigere l’incontro inaugurale di tutta la manifestazione, che ha visto impegnate India e Australia. «È molto tempo che arbitro - riprende Lalli - ho cominciato proprio assieme a Simona Savelli nel 2020, in piena emergenza Covid, per fare il corso un po’ per gioco. Pensavamo che non avremmo nemmeno passato l’esame di fine corso ed alla fine ci siamo riuscite, siamo state designate subito, a partire dalla serie B, fino a raggiungere sfide sempre nuove, sempre più grandi, fino ad arrivare a questa chiamata per Roccaraso. Siamo stati i primi due arbitri donna in Italia e fortunatamente, anno dopo anno, se ne stanno aggiungendo di nuovo. Io e Simona siamo sempre in contatto, così come il gruppo degli arbitri di Civitavecchia, per darci supporto e rimanere sempre in aggiornamenti per quanto riguarda le regole». Ma come fa la referee Lalli a districarsi nei vari impegni, da arbitro, a mamma, a professoressa, fino alla sua vita privata con Duilio Galioto, che sappiamo avere tantissimi impegni nel mondo della musica? «Sicuramente ci vuole organizzazione e saper lasciare andare - dichiara sorridendo l’arbitro Lalli - in primis l'ordine a casa. Sono molto fortunata perché mio figlio è molto autonomo e con Duilio siamo intercambiabili. Ognuno di noi gioisce dei risultati dell'altro supportandoci nei momenti più difficili. E quando siamo entrambi impegnati posso contare sui miei inossidabili genitori». Che speranze ha Erika Lalli per questo Mondiale? Purtroppo non possiamo augurarle di arbitrare qualche finale, in quanto significherebbe che l’Italia sarebbe uscita dalla competizione. «Spero di fare una bella figura - conclude Erika Lalli - sia come arbitro, ma soprattutto come donna, per dare l’input a tante atlete che, una volta chiusa la carriera sportiva, possano rimanere nel settore hockey come arbitri. Spero di non cadere pattinando, in quanto nel nostro gruppo c’è la regola che chi fa uno scivolone a terra deve offrire una birra a tutti i colleghi. Spero vivamente che non tocchi a me».
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