Da due anni, da quando si sono accessi i primi focolai di Covid, Emilio Gookooluk fa l'infermiere all'ospedale San Paolo di Civitavecchia. Il 29 enne originario della Mauritius, nato in Italia, da sempre residente a Cerveteri, è anche una promessa del mondo arbitrale. Assistente, molto quotato in serie D, è in procinto di compiere il salto nei professionisti.
[caption id="attachment_414135" align="alignleft" width="169"] Gookooluk nelle vesti di infermiere[/caption]
Due anni fa però la maledetta emergenza sanitaria ha fatto si che venissero reclutati infermieri alle prime armi e anche per Emilio, laureato in infermieristica nel 2017, era arrivato l'invito a fare parte della squadra sanitaria in trincea al reparto di emergenza del San Paolo: «Sì, devo dire che per mia fortuna, ma non per gli altri, la chiamata in ospedale è arrivata in un momento difficilissimo per tutti noi - racconta Gookooluk - avrei voluto fare l'infermiere perchè mi piace aiutare il prossimo, trovo che sia una professione fortemente umana e costruttiva nella crescita personale. Da un paio d'anni sono entrato a far parte dell'entourage anti Covid e mi sono reso conto che esiste una correlazione tra fare l'infermiere e l'assistente arbitrale. La concentrazione è un comune denominatore: in campo basta poco per sbagliare: qui è la stessa cosa, bisogna decidere in fretta».
Emilio nato in Italia 29 anni fa da genitori dalle Mauritius non ha ancora ottenuto la cittadinanza italiana, un riconoscimento che potrà ricevere solamente se avrà la documentazione idonea. «È uno dei miei prossimi obiettivi, spero di continuare a lavorare da dimostrarne la continuità - sostiene Emilio - così a tutti gli effetti sarò un cittadino italiano. Giorni fa mi è stato prolungato il contratto, il prossimo anno potrei avere diritto alla cittadinanza italiana - continua - intanto penso a svolgere il mio lavoro in corsia, avvolto da una carica emotiva che mi rende più italiano che mai. La domenica, spesso anche il sabato, sono sui campi di calcio. Da Novara ad Acireale, giro l'Italia per fare il così detto guardalinee, una passione di cui me ne sono innamorato da piccolissimo. Sarebbe bello arrivare in Serie C e mi auguro di farlo».
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Emilio Gookooluk, l’assistente arbitrale sogna di ricevere la cittadinanza italiana
6 maggio, 2022 • 17:03