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MONTALTO - Continua a far discutere il presunto insulto sessista postato sui social dal figlio dell’ex sindaco di Montalto di Castro Salvatore Carai nei confronti della Premier Giorgia Meloni.
Dopo la presa di posizione del partito di Fratelli d’Italia, interviene anche Forza Italia . Intanto però è scontro tra Pd e Fdi.
«Solidarietà alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni per l’attacco sessista sui social ricevuto a Montalto di Castro - si legge in una nota di Forza Italia - In questi giorni abbiamo assistito, con profondo sconcerto, ad un brutto episodio: il post pubblicato da un nostro concittadino di Montalto di Castro, apparso poi sulla stampa locale, contenente insulti sessisti nei confronti del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Esso rappresenta un’offesa non solo alla dignità della massima carica del Governo, ma anche a quella di tutte le donne. Esprimiamo la nostra piena solidarietà alla Presidente Meloni, vittima di un attacco che travalica ogni limite di rispetto, umano e istituzionale. Il dissenso, anche politico, è il fondamento di una democrazia sana, ma deve sempre esprimersi nei toni del rispetto, della critica costruttiva e dell’educazione”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il Pd di Montalto con un post social: «Gianluca Carai, il figlio di Salvatore Carai, per dieci anni Sindaco di Montalto di Castro, in un suo post pubblicato nella data della Festa della Liberazione, e relativamente alla sobrietà nei festeggiamenti consigliata dalla Premier Meloni, insulta la Premier stessa in maniera grave e sessista. Il Partito Democratico si dissocia da qualsiasi esternazione che insulti gli organi dello Stato, le relative cariche, così come i partiti politici avversari e i loro rappresentanti, al livello nazionale e locale».
«In risposta al post pubblicato da Fratelli d'Italia Montalto - aggiunge il Pd - comunichiamo che Gianluca Carai non è tesserato con il Partito Democratico, non chiederemo le dimissioni dell'ex sindaco Carai da membro degli organi di partito, e che Cgil è libera di prendere la posizione che vuole in completa autonomia. Non diciamo certo noi alla Cgil quello che deve fare. Tuttavia, siamo rimasti sconcertati dagli insulti che sono volati a nostro carico sul post di Fratelli d'Italia Montalto, con una carica d'odio non giustificata e sproporzionata rispetto ai rapporti politici in corso. Insulti che creano un danno d'immagine nel paese, non soltanto per il partito ma anche personali, visto che un partito è composto da persone in carne ed ossa, e che, alla stregua dell'atto commesso da Gianluca Carai, per le stesse ragioni, potrebbero essere motivo di indagine legale nei confronti dei dirigenti locali di Fratelli d'Italia, che in un attimo hanno inciampato sullo stesso errore commesso da Gianluca. Per essere chiari. Il fatto è stato commesso da una persona, mentre Fratelli d'Italia Montalto ha delegittimato in un attimo una intera classe politica, con insulti gravi che dovrebbero essere perseguiti».
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