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Dopo le tante richieste di trasparenza riguardanti lo Stadio del Nuoto è finalmente arrivata la replica della Nc, diretta interessata, nonché gestore dell’impianto cittadino.
«In qualità di presidente della NC Civitavecchia - spiega Marco Pagliarini - mi vedo costretto a rispondere alle inutili polemiche che per nulla giovano allo sport acquatico cittadino. L' affidamento dello Stadio del Nuoto risale all' anno 2015, quando i costi di gestione di una piscina non erano neanche lontanamente paragonabili ai costi odierni, quasi triplicati nelle forniture energetiche e chimiche. Tutte le società acquatiche d' Italia sono in forte difficoltà e molte hanno rinunciato ad iscriversi ai campionati. Dopo diverse riunioni con i rappresentanti del Comune, dai quali abbiamo raccolto degli impegni verbali affinché si facilitasse l’onerosa gestione, e con le storiche società acquatiche cittadine, Coser e Centumcellae; la Nc, di comune accordo, ha preso la decisione di ospitare presso lo Stadio del Nuoto, negli orari pomeridiani, tutte le attività agonistiche cittadine (nuoto agonistico, pallanuoto maschile e femminile, nuoto sincronizzato), di fatto andando a saturare gli spazi acqua negli orari pomeridiani, anche per consentire agli oltre 250 atleti agonisti civitavecchiesi di potersi allenare ad orari decenti, in modo da coniugare al meglio, soprattutto per i più giovani, ma di fatto anche x i senior, sport studio e lavoro. Guardando oltre la città sappiamo che il Comitato Regionale Lazio e la stessa Federazione hanno deciso di incrementare le gare di nuoto, pallanuoto, sincro e salvamento da svolgersi anche in giorni infrasettimanali presso lo stadio del nuoto di Civitavecchia, determinando così la scelta di utilizzare la vasca negli orari pomeridiani solamente in via residuale per attività non agonistiche, che saranno comunque garantite tutte le mattine dalle ore 6 alle ore 14, totalmente a disposizione dei cittadini, giovani e meno giovani, che non praticano sport acquatici a livello agonistico. Inoltre, nel caso residuino ancora spazi acqua negli orari pomeridiani, se si terrà’ necessario e se le condizioni climatiche della temperatura della vasca potessero aumentare senza ingenti costi, gli stessi verranno certamente messi a disposizione, anche con l' organizzazione di corsi di nuoto della NC che si avvarrà della preziosa collaborazione della COSER, che da oltre 30 anni svolge questa attività ai massimi livelli. Speriamo quindi che si torni a parlare delle centinaia di atleti agonisti e non che si allenano mattina e sera presso lo Stadio del Nuoto, delle numerose gare di rilievo nazionale che si svolgeranno presso il nostro polo natatorio, e meno di bollette e chiacchiere varie, che nulla giovano allo sport».
Molti argomenti trattati dal presidente Pagliarini dimostrano come ci sia stata la necessità di un cambiamento e rendono comprensibili alcune scelte apparentemente poco popolari, altre affermazioni lasciano invece a bocca aperta. Come può Pagliarini parlare di tempi che cambiano e bollette che aumentano, dimenticando che i debiti sono maturati negli scorsi anni e non certo recentemente?
In tempi di “vacche grasse” (contributi comunali, grosse sponsorizzazioni ecc..) l’allora Snc avrebbe dovuto mettere da parte qualche euro ed investirlo su settore giovanile e migliorie dell’impianto invece di sperperare denaro per giocatori che non hanno mai permesse alla squadra di salvarsi e restare nella massima serie nazionale, in modo da creare “un’azienda” solida anche senza aiuti esterni da parte dell’amministrazione, troppo larga di manica nei primi anni di PalaGalli e presente a fasi alterne nelle stagioni a venire.
Il presidente della Nc dovrebbe inoltre ricordare che quello che gestisce è un impianto pubblico e in quanto tale sarebbe giusto ci fosse maggiore trasparenza, d’altronde, se tutti gli attori protagonisti avessero la coscienza pulita, non sarebbe un sacrilegio affermare che le bollette le paga Tizio piuttosto che Caio.
Una cosa, però, va detta, finalmente la Nc ha deciso di parlare e contribuire alla formazione dell’opinione pubblica.
Insomma, bella a buasserie, bello l'armadio, belle e cassapanche... bello, bello, bello tutto... bravo... grazie... ma le bollette chi le paga?
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