Un Civitavecchia Calcio davvero opaco rimedia la prima sconfitta della stagione. I nerazzurri cadono addirittura per 4-1 sul campo della Romulea, in un match e soprattutto una prestazione che non sembra avere spiegazioni rispetto a quanto visto finora nel primo scorcio di stagione. Gara davvero pessima per la squadra di Stefano Manelli, mai nei suoi ritmi migliori e pericolosa solo una volta, sullo 0-2, con Costanzelli, sotto la porta avversaria. Dopo le prime fasi di studio la gara si accende. Tra il dodicesimo e il quindicesimo l’uno-due della Romulea stravolge tutto. È il dodicesimo quando passano i locali, i nerazzurri escono con difficoltà dalla propria area, con una costruzione dell’azione con chiari errori, e ne approfitta Ciriachi che batte Midio. La Romulea approfitta del vantaggio, spinge e dopo due minuti sventagliata sulla sinistra, a cui segue un’esecuzione rapace di D’Andrea, che sigla il raddoppio, lasciando sbigottiti i sostenitori del Civitavecchia. La trasferta non era certo facile e non saranno tanti quelli che riusciranno a fare risultato sul campo della Romulea, ma nessuno si sarebbe potuto attendere un esito ed una partenza di questo tipo.

Match in salita per la Vecchia. Costanzelli potrebbe riaprirla al ventiduesimo, cross di Sevieri con l’esterno che trova però l’estremo difensore romano pronto a respingere. La Romulea praticamente non sbaglia nulla, cinica e fredda nelle rare occasioni in cui ha affondato ha saputo, egregiamente, far male, e grazie al doppio vantaggio accumulato ed alla mancanza di necessità di doversi scoprire, può impegnarsi al meglio. I civitavecchiesi appaiono lenti nella manovra, il centrocampo non è in grado di scassinare la controparte giallorossa e non si vede più quel gioco fluido che si è ammirato nella prima parte di stagione. Ci si affida solo ad azioni personali di Vittorini, che finiscono sempre per far perdere palla. Gli ospiti arrivano un paio di volte davanti a Pensa, senza però impensierirlo. La Romulea in pieno recupero colpisce anche la traversa, sugli sviluppi di un corner Colantoni manda la sfera a stamparsi sul legno trasversale. Prima frazione da dimenticare per i civitavecchiesi, i due gol ad inizio match hanno fatto male anche mentalmente. Stessi undici ad inizio ripresa, i due mister decidono di non mettere mano all’undici iniziale. Dopo quattro minuti, però Manelli, decide che è l’ora di inserire qualcosa di nuovo: richiama Ngom, al suo posto Gagliardi, per poi inserire quattro minuti dopo Fabbri e Menghi, fuori Fatarella e Costanzelli. Sull’altro fronte Montalbano per D’Andrea. A trazione anteriore la Vecchia, ma sul terreno di gioco sono pochissime le emozioni e non si capisce il motivo per cui il Civitavecchia non alzi il ritmo e non rischi qualcosa per cercare di mettere alle strette i padroni di casa. La Romulea, apparsa stranamente nervosa in vari momenti, rimane in dieci a metà ripresa, per doppia ammonizione va anticipatamente negli spogliatoi Simone Mancini. Una Romulea in dieci dovrebbe aprire ad altri scenari al Civitavecchia, ma non è così. Il canovaccio della gara rimane lo stesso e Carlucci, poco dopo, firma il tris direttamente da calcio da fermo; il tiro diretto supera l’incolpevole Midio ed i complimenti vanno tutti al giocatore capitolino. La Vecchia non ci sta e a tredici dalla fine accorcia, la palla impatta sulla traversa e Menghi è il più lesto a metterla alle spalle di Pensa. Si tratta comunque di una situazione di bagarre, non costruita, a dimostrare che la trama di gioco del Civitavecchia non è mai migliorata nel corso del match di San Giovanni. Tre a uno e gara virtualmente riaperta. Non sarà così perché la Romulea a uno dalla fine la chiude definitivamente, sugli sviluppi di un calcio di punizione è di Montalbano la zampata vincente. Davvero difficile riuscire a capire come mai il Civitavecchia abbia fatto questo deciso passo indietro. Non è praticamente riuscito nulla del piano partita: la difesa ha avuto degli svarioni notevoli sui primi due gol, il centrocampo non ha mai preso le redini dell’incontro rispetto a quello della Romulea, gli attaccanti non hanno mai inciso. Non si è visto nemmeno quel gioco sbarazzino che tanto abbiamo ammirato nel precampionato e nelle prime due giornate. Una semplice giornata storta? Ci può assolutamente stare, ma qualche allarme sicuramente sarà apparso nello staff tecnico e dirigenziale del Civitavecchia. Ma c’è una buona notizia. Mercoledì si tornerà subito in campo per cominciare l’avventura in Coppa Italia, con l’Aranova che verrà a fare visita al Vittorio Tamagnini. Il torneo è sempre molto ambito nell’ambiente nerazzurro e per i giocatori sarà l’occasione di dimostrare che quanto visto con la Romulea debba essere derubricato ad incidente di percorso, che sicuramente capiterà a tutte le dirette concorrenti, magari anche proprio contro la formazione di Cervera, che ha saputo subito sigillare a sua immagine e somiglianza una squadra e una società che conosce pienamente a fondo. «È stata una partita che abbiamo approcciato male - afferma mister Stefano Manelli - eravamo abbastanza bloccati, questa è una sconfitta meritata. Faccio i complimenti agli avversari. Siamo stati irriconoscibili rispetto alle prime partite. Quando prendi due gol in pochi minuti, c'è del demerito, per tutti i 90 minuti ci è mancato qualcosa, a livello di aggressività. La prestazione è stata sottotono da parte di tutti. Ce ne prendiamo la responsabilità, in primis noi dello staff. In settimana potevamo fare sicuramente qualcosina di più. C'è da lavorare, ci deve servire da lezione. I due primi gol vengono da dei disimpegni dove dovevamo fare meglio. Mi dispiace moltissimo, stavamo crescendo e stavamo facendo molto bene».

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