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Se si vuole essere ancora più precisi e andare a verificare i punti focali c’è dell’indisciplina, ma anche quella dalla prima alla seconda partita è migliorata, la mischia che alcune volte è dura e forte altre volte non è in grado di esprimersi al meglio, la meta quando è vicino ai cinque metri si disunisce senza essere compatto.
Questi i focus su cui ha lavorato il team tecnico biancorosso e su cui sta cercando di limare quello in eccesso e fornire materiale dove mancante.
Quello che invece è certo la voglia di giocare e di vincere del roster biancorosso allenato da Ambrogio Bona, su questo non c’è dubbio e lo si vede dall’atteggiamento in campo: il101%, e dai numerosi infortuni che non sono certo di astenersi nel lottare per vincere e di conseguenza arrivare con un punteggio più alto degli avversari.
Non c'è dubbio comunque che l'essere competitivi, l'avere la forza mentale per superare ogni sfida, è una tra le migliori risorse di un rugbista, molto più utile che possedere un formidabile diritto.
C'è un continuo processo di apprendimento nei biancorossi attraverso allenamento, sfide, prove e dialoghi per trovare la “cazzimma”, furbizia opportunistica, che hanno dimostrato i team incontrati e che hanno portando a casa la vittoria.
Insomma parliamo della parte positiva del termine, dall’audacia, all’astuzia, all’autorità, ma anche un pizzico di sana cattiveria, che certo non guasta se attuata con intelligenza e nello stesso tempo senza dover essere scorretti nel contatto fisico.
La preparazione fisica ed atletica conta molto ed in seguito si tratta soprattutto di una battaglia psicologica dove vincono i giocatori che hanno più grinta, non i più grossi o quelli con più stile ma su quelli che lottano fino al momento del fischio che decide la partita conclusa e su questo che il team tecnico ha lavorato.
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