Il coriaceo, granitico e trascinatore giocatore Alessio Meccucci lascia il Tolfa calcio. Il trentatreenne centrocampista tolfetano sempre dall'aspetto burbero ma sempre buono e generoso ha iniziato la scuola calcio nel Tolfa a 5 anni e dopo ben 28 anni in cui ha indossato la maglia biancorosso lottando su ogni pallone e contro ogni avversario con coraggio ha salutato la società. Il suo è solo un addio alla società non al calcio e si può star certi che proposte per lui non mancheranno.

Negli anni molte società lo hanno cercato ma il suo amore per il Tolfa gli ha impedito di fare le valigie. Mecucci ora ha invece scelto di interrompere il rapporto con il Tolfa non senza dolore e va in cerca di nuovi stimoli con nuove esperienze. Certo è che sarà difficile trovare un giocatore con le sue doti, senza dimenticare che Alessio, oltre ad essere un ottimo centrocampista è stato una vera e propria bandiera. Innamorato del suo Tolfa Mecucci ha dato sempre il massimo in campo e nello spogliatoio per creare gruppo e per incitare tutti verso l'unico obiettivo di tenere alti i colori biancorossi.

È un giocatore forte, testardo e ha l'occhio lungo per guidare la squadra durante il gioco. Tutti i più giovani in lui hanno sempre trovato un amico, un confidente e un punto di riferimento.

«Per uno di 33 anni che ne ha giocati nel Tolfa 28 è praticamente una vita e io quella calcistica l’ho dedica totalmente al Tolfa Calcio - spiega Alessio Meccucci - ed è stato un piacere, ma soprattutto un onore e lo rifarei per altre mille vite senza dubbio, perché per me è e resterà sempre una maglia speciale».

Alessio, che per tutti resterà “il capitano”, spiega ancora: «Ho deciso di lasciare solo perché ho finito gli stimoli non per altro e vorrei prima di smettere provare una nuova esperienza. Prima di andarmene vorrei ringraziare tutta la società dal magazziniere al presidente e chiunque abbia dedicato almeno cinque minuti della sua vita al Tolfa Calcio. Anche se da lontano farò sempre il tifo per il mio piccolo paese perché in realtà il discorso è sempre uno: il Tolfa è un sentimento».

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