CIVITAVECCHIA – Dopo anni di stallo e polemiche, il caso dello scafo P430 della ex Privilege Yard sembra avviarsi finalmente verso la conclusione. La società Marine Goddess srl ha infatti chiesto all’Autorità di Sistema Portuale una proroga di 18 mesi per mantenere l’occupazione di circa 25.000 metri quadrati di area demaniale, al fine di completare le operazioni preliminari alla rimozione del relitto. Un passaggio che, se confermato, potrebbe porre fine a una delle vicende più controverse degli ultimi decenni per lo scalo civitavecchiese.

Sul tema è intervenuto anche il Partito Democratico, che in una nota parla apertamente di una “pagina poco edificante per il porto”, definendo il cantiere del Privilege come “nato male e collocato peggio”. Per il PD, la presenza dello scafo ha rappresentato per anni un freno allo sviluppo del traffico merci, sottraendo spazio a quella che è la funzione primaria di quell’area: la movimentazione commerciale. «È doveroso – si legge nella nota – che il cantiere venga trasferito, come previsto dal Piano Regolatore Portuale, nell’area ad esso destinata. Solo così sarà possibile restituire piena funzionalità a una parte nevralgica dello scalo, a beneficio non solo dell’economia portuale, ma dell’intero territorio».

Sull’albo pretorio dell’Autorità Portuale è già stato pubblicato l’avviso pubblico relativo alla richiesta di concessione, con la possibilità per terzi di presentare osservazioni o opposizioni entro il 13 giugno. Passata quella data, l’ente procederà con l’iter per il rilascio. Non è ancora chiaro dove sarà trasferito lo scafo.

Il PD guarda ora al futuro e auspica che la rimozione del P430 rappresenti un’occasione di svolta per il porto: «Ci auguriamo che il prossimo presidente dell’Autorità di Sistema Portuale – conclude il comunicato – possa giovarsi dello sblocco di questa annosa situazione per imprimere un’accelerazione verso un uso razionale e produttivo degli spazi, anche in chiave logistica».