CIVITAVECCHIA – L’Assessore al lavoro Piero Alessi ha avviato l’organizzazione di un tavolo di confronto dedicato alla sicurezza sul lavoro, che vedrà coinvolti rappresentanti delle organizzazioni sindacali, datoriali, delle autorità competenti e della stessa amministrazione, finalizzato alla stipula di un protocollo d'intesa. La decisione arriva a seguito della denuncia da parte della Filt Cgil, relativa alla carenza di risorse umane e strumentali dedicate alle attività ispettive e di prevenzione dello Spresal, il servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, nel porto di Civitavecchia.

«Stiamo lavorando per convocare al più presto un tavolo istituzionale – ha spiegato Alessi – che metta insieme tutte le parti sociali interessate e contribuisca a rafforzare il presidio della salute e della vita dei lavoratori». Sulla stessa linea il sindaco Marco Piendibene: «Riteniamo che la sicurezza sul lavoro debba essere una priorità assoluta. Ci impegniamo, come amministrazione, a promuovere ogni iniziativa utile per garantire tutele concrete, rafforzare il controllo, e creare le condizioni per un sistema di prevenzione più efficace. Civitavecchia deve essere un luogo di lavoro sicuro, moderno, e all’altezza delle sfide future».

E nel frattempo, proprio sulla carenza di risorse operative ispettive dello Spresal, la consigliera regionale del Pd Michela Califano ha presentato una interrogazione al Presidente Rocca, riprendendo l’allarme della Filt Cgil «che ha sottolineato come sia a rischio l’efficacia dei controlli e delle attività preventive, aumentando significativamente il rischio di infortuni e incidenti sul lavoro in un contesto complesso e ad alto rischio come quello portuale. Con questo atto si interroga il presidente Rocca – ha spiegato – per sapere se sia a conoscenza della situazione di criticità relativa alla dotazione organica e strumentale dello Spresal operante nel porto di Civitavecchia. Quali iniziative urgenti intenda intraprendere, in collaborazione con la Asl Roma 4, per garantire un adeguato presidio ispettivo e il rispetto degli standard previsti dal D.Lgs. 81/2008 e dai Lea. Se siano previste, nell’ambito della programmazione regionale – ha concluso – azioni di rafforzamento del personale e delle risorse dedicate agli Spresal operanti nei contesti ad alta intensità lavorativa e rischio elevato, come i porti e le aree industriali».