«Un tempio civico per celebrare riti funebri e cerimonie laiche, al di là di qualsiasi credo religioso». È la richiesta avanzata dal circolo Arci Il cosmonauta, che ha lanciato una petizione per l’istituzione di uno spazio pubblico aconfessionale.

«A Viterbo, a differenza di altre città italiane, manca un luogo dove laici e non credenti possano celebrare riti funebri e cerimonie laiche – spiega Francesco Mattioli, promotore dell’iniziativa –. Un’esigenza sempre più sentita in una società sempre più multiculturale e multireligiosa. Con questa petizione, intendiamo colmare questa lacuna e dare a tutti i cittadini la possibilità di vivere momenti significativi della propria vita in un contesto pubblico e adeguato». Il tempio civico si configurerebbe come un luogo di incontro e confronto per persone di diverse culture e fedi, favorendo la reciproca comprensione e il rispetto delle diversità.

«Il tempio civico non sarebbe un luogo di culto, ma uno spazio aperto a tutti per la riflessione personale e la meditazione – sottolinea Mattioli -. Un luogo di pace e raccoglimento, al di fuori di specifici contesti religiosi».

La petizione può essere sottoscritta al Circolo Arci “Il cosmonauta”, dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 22. I cittadini possono inoltre trovare informazioni e contatti sui canali social del Circolo Arci.

L’iniziativa ha già raccolto numerose adesioni e ha acceso un acceso dibattito in città. «Un passo avanti per la civiltà e l’inclusione», commentano i sostenitori.

La petizione sarà presentata al consiglio comunale di Viterbo nelle prossime settimane. La decisione finale sull’istituzione del tempio civico spetterà all’amministrazione comunale.

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