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TOLFA - Il Pd di Tolfa esprime dubbi sul servizio di assistenza degli alunni disabili affidato in emergenza alla cooperativa "Domus": «Il Comune dovrebbe indire gare d’appalto”, protestano i democrat tolfetani. «Lo scorso 26 settembre con due determine pubblicate contemporaneamente, il Comune di Tolfa ha affidato direttamente due servizi alla cooperativa Domus. Se è vero che il nuovo codice degli appalti permette l'affidamento diretto di servizi con costo inferiore a 140.000 euro, dando la possibilità di scegliere una cooperativa che più piace, la buona politica e la trasparenza dicono invece che sarebbe opportuno indire delle gare di appalto, anche con procedure semplificate, al fine di garantire la migliore qualità dei servizi ai cittadini - scrivono dal Pd di Tolfa - il suo mancato utilizzo potrebbe far pensare altrimenti a un esercizio arbitrario di potere. Vi sono infatti molte cooperative sociali nel distretto, eppure queste non vengono neppure consultate. Inoltre, se nella determina di affidamento si parla di "emergenza", ci chiediamo come possa essere affidato in emergenza un servizio come quello dell'assistenza agli alunni disabili che già da giugno 2023 si sapeva di dover riaffidare perché in scadenza?». Il Pd di Tolfa in merito promette battaglia e preannuncia di rivolgersi all'Anac. «Giova ricordare che il servizio doposcuola e quello dell'assistenza, è un ausilio pubblico alla comunità prevedibile e costante - proseguono ancora dal Pd di Tolfa - di fatto senza di esso si lascerebbero numerose famiglie in difficoltà, come è successo per due settimane, ragione per cui è un servizio che va programmato. Tra le criticità di questo affidamento diretto, emerge quindi la mancanza di programmazione, in quanto ad anno scolastico già iniziato la giunta corre ai ripari. Un dubbio però ci assale: avranno mica voluto aspettare l'entrata in vigore del nuovo codice degli appalti? Un ulteriore perplessità viene sapendo che la cooperativa scelta fa capo a un ex assessore ed ex vicesindaco delle precedenti amministrazioni Landi, che per anni ha gestito anche altri servizi nel nostro comune. Oltretutto lo stesso presidente è legato ad altri esponenti dell'attuale maggioranza, in vicende giudiziarie ben note. Se all'apparenza sarebbe tutto formalmente legale, ma questo lo approfondiremo scrivendo agli organi competenti, l'etica politica, almeno come la intendiamo noi, che dovrebbe mirare alla trasparenza più totale e al buon andamento, è stata messa da parte ancora una volta da questa maggioranza. Quali sono le motivazioni per le quali non vengono contattate le altre cooperative sociali e confrontati prezzi e qualità dei servizi? Gli amministratori dovrebbero tenere sempre a mente che si tratta di soldi pubblici e non del loro portafoglio».
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