GALLESE – La pubblicazione della cosiddetta Cnai che individua i luoghi dove mettere le scorie radioattive di tutta Italia ha confermato che, ad una distanza minima di un chilometro dal centro abitato di Gallese, sarebbe possibile impiantarvi il deposito unico nazionale per decine di migliaia di metri cubi di scorie (a bassa, media ed alta attività).

«In questi ultimi tre anni abbiamo prodotto, sia da soli sia insieme agli altri comuni interessati ed al Biodistretto, osservazioni sulla non idoneità dai nostri luoghi ad ospitare questa “discarica” di rifiuti radioattivi. Da mesi avevamo chiesto insieme agli altri comuni del Viterbese di incontrare il ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin, per ribadire quanto avevamo osservato. Il ministro ha incontrato i comuni del Piemonte coinvolti nella questione, ma non ha mai risposto alla nostra richiesta di incontro». Lo afferma il sindaco Danilo Piersanti. «Oggi, dopo la pubblicazione della Cnai, si chiede ai comuni, di avanzare eventuali candidature per ospitare il deposito di scorie radioattive. Da parte nostra abbiamo già espresso in questi tre anni cosa intendiamo fare e su cui abbiamo avuto la fiducia della nostra gente: “No grazie! Non siamo interessati ad ospitare le scorie radioattive nel nostro territorio», aggiunge il sindaco, che annuncia: «Il giorno 29 dicembre 2023 alle ore 17,30 presso la sala multimediale del museo comunale Marco Scacchi terremo un’assemblea pubblica a cui sono stati invitati i comuni del circondario e il Biodistretto della Via Amerina. Informeremo i cittadini sulle iniziative future e, insieme a loro, ribadiremo la contrarietà di Gallese ad avere nelle proprie vicinanze le scorie nucleari di tutta Italia».

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