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CIVITAVECCHIA – In audizione alla Commissione Attività Produttive della Camera, il sottosegretario all’Ambiente Claudio Barbaro ha confermato che per il phase out dal carbone della centrale esistono diverse proposte di riconversione industriale, tra cui riconoscere Civitavecchia come area di crisi industriale complessa e possibile hub per le rinnovabili. «Una notizia positiva per più motivazioni - ha confermato la consigliera comunale Fabiana Attig - innanzitutto perché arriva dalla massima fonte istituzionale, cioè il sottosegretario del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. In seconda battuta perché conferma che si sta andando in quella direzione per quale mi sono battuta fin dal 2019, cioè dismissione dei gruppi e il riconoscimento dell’area di crisi industriale complessa, che ci consentirà di incamerare fondi di svariati milioni di euro attraverso i quali guidare il processo di uscita dal carbone. Infine, l’audizione alla Camera dell’onorevole Barbaro ha confermato anche che si sta lavorando ad un’alternativa di energie rinnovabili, che sarebbe il comparto naturale nel quale far convergere tutti gli occupati dell’attuale indotto, garantendo - ha concluso - continuità occupazionale liberando il territorio dalla servitù della centrale e aprendo un futuro di lavoro pulito e garantito».
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