MONTE ROMANO - Grande successo per il convegno “Il silenzio uccide”.

Di violenza sulle donne si parla molto in questo periodo, soprattutto perché sono tanti gli episodi di femminicidio accaduti nel nostro paese. L’ultimo caso quello di Giulia Cecchettin ha scosso l’opinione pubblica fin dalle prime ore, quelle in cui la famiglia ha denunciato la sua scomparsa. Forse l’iniziale idea di una fuga con l’ex fidanzato ha catalizzato l’attenzione dei più. Fatto sta che, da quando è stato diffuso il triste responso delle ricerche, l’Italia si è mobilitata per fare rumore e per scendere in piazza contro la violenza sulle donne. Ma non sono solo questi fatti criminosi ad interessare l’opinione pubblica. Larga parte del mondo femminile si sente discriminato, vessato nella società, nel lavoro, in famiglia perché la tanto sbandierata parità dei sessi non sempre viene rispettata da tutti. I femminicidi, infatti, sono solo la punta di un iceberg. Molti episodi, senza dubbio di minore gravità, rimangono all’oscuro, soprattutto se le violenze avvengono in ambito familiare, perché tante donne rinunciano a denunciarle per vergogna e per un mal senso di solidarietà nei confronti del parente o del compagno manesco o violento anche solo a parole. E proprio a questo silenzio, spesso dannoso perché può portare certi uomini a considerare le donne soggette al loro potere, al quale non possono e non devono sottrarsi, ed al recupero della serenità da parte di quelle che si decidono di denunciare, a questo è stato dedicato il convegno che si è tenuto sabato 25 novembre al teatro comunale La rotonda di Monte Romano “Il silenzio uccide” organizzato dall’assessore ai Servizi sociali Loredana Gabrielli relatrice del convegno Paola Temperi vicequestore già responsabile dell’ufficio minori e vittime vulnerabili della questura di Roma che ha parlato di “violenza di genere” e Sara Della Cioppa assistente sociale della Asl di Viterbo che ha esposto i vari servizi che la Asl offre ha sostegno di questi casi.

Inoltre ha partecipato l’associazione Semi di pace che da anni porta avanti il progetto Rondini insieme al comune di Monte Romano e ad altri comuni limitrofi, grazie al progetto Rondini, l’associazione Semi di pace ha attivato nella cittadella un servizio gratuito di ascolto psicologico e assistenza legale dedicato a donne vittime di violenza fisica, emotiva, psicologica, sessuale, economica, socio-culturale e stalking; minori vittime di bullismo, bullismo di genere e cyber bullismo. Al termine del convegno è stato proiettato il cortometraggio “Mai più violate” regia di Pietro Giorgetti. L’assessore nell’ottica di sensibilizzare il più possibile i giovani su questo delicato argomento ha stretto una convenzione con l’istituto Cardarelli di Tarquinia riconoscendo ai ragazzi partecipanti al convegno un attestato valido ai fini del Pcto. «Si Ringrazia l’arma dei carabinieri e il corpo dei vigili urbani per la partecipazione».

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