ALLUMIERE - Il Pd di Allumiere “sfrattato” dalla sede in piazza della Repubblica: al suo posto l'associazione politico-culturale "Enrico Berlinguer". Il passaggio tra le due realtà non è di certo indolore e sta facendo molto discutere in paese, soprattutto dopo che sono state cambiate in pochi giorni più volte le bandiere affisse fuori dalla sede. Il nocciolo della questione sembrerebbe risalire alla fine degli anni 80 primi anni 90 quando la sede fu acquistata da una Fondazione costituita ad hoc insieme ad altre tre sedi: Anguillara, Santa Severa e Ladispoli, che poi vennero in seguito conferite alle Unità di Base dei DS dei singoli comuni. A quel momento risalirebbe la costituzione del diritto reale di proprietà sull’immobile che, stando così le cose, ricadrebbe sull’Unità di Base DS Allumiere, naturalmente rappresentata dal direttivo eletto pro-tempore. In seguito, però, allo scioglimento nazionale del partito dei Democratici di Sinistra nel 2007, operazione da cui nacque il PD, anche i DS di Allumiere si sciolsero come partito, ma non come entità giuridica e per questo motivo la proprietà dello stabile rimase in capo ai DS di Allumiere, rappresentati dall’ultimo direttivo eletto.

In pratica, dal 2007 ad oggi non sembrerebbe esserci stata alcuna soluzione di continuità nella proprietà dell’immobile. Arriviamo ad oggi. Nel 2021 i membri del direttivo DS di Allumiere decidono di convocare, dopo circa 15 anni, l'assemblea dei tesserati DS del 2006: durante questa assemblea il vecchio direttivo ha chiesto conferma della fiducia accordata ormai 15 anni prima, fiducia che è stata riconfermata con un solo voto contrario e una sola astensione, e proposto il cambio di “brand” da “Unità di Base DS Allumiere” ad “Associazione E. Berlinguer”. In seguito a questa assemblea, e incassato il placet della stragrande maggioranza dei tesserati, il riconfermato direttivo DS ha formalizzato, di fronte ad un notaio, il cambio del nome e confermato ancora la proprietà della sede di p.zza della Repubblica 9. In pratica non sarebbe avvenuto nessun passaggio di proprietà ma solo un cambio di nome, tanto è vero che sia il conto in banca che la partita Iva dell’associazione neonata coinciderebbero con quelli dei DS. In sintesi, da quanto sembra, il PD non sarebbe mai stato proprietario della sede né avrebbe mai avuto un contratto; il PD avrebbe utilizzato i locali in questione soltanto in una fattispecie “de facto” durata fino a che i rapporti tra loro e i proprietari sono stati amicali. Oggi che gli equilibri sono cambiati, e dopo vari momenti in cui le parti non hanno trovato un accordo, l'associazione Berlinguer avrebbe inviato al direttivo del PD una ultima lettera nella quale sembrerebbe che si sia sancita al 18 ottobre la data oltre la quale il PD non avrebbe più potuto usufruire dei locali. Quindi, dal 18 ottobre scorso l’immobile sarebbe, formalmente e a tutti gli effetti, sede soltanto del Circolo Enrico Berlinguer. Il 19 ottobre sembra invece che il PD sia rientrato nella sede sostituendo la bandiera del Circolo Berlinguer con quella del PD. Il Circolo Berlinguer, pur rivendicando la proprietà privata dello stabile, ha preferito evitare di gettare benzina sul fuoco e non ha nuovamente rimosso la bandiera del PD, ma in paese si vocifera che l’associazione si stia attivando per difendere, con le armi della legalità istituzionale, il proprio diritto reale di godimento del bene immobile privato. Da ricordare un elemento molto importante: il circolo “E. Berlinguer” è un'associazione politico culturale di sinistra e non un partito politico che ha l’obiettivo di presentarsi alle elezioni. Lo scopo dell’associazione è soltanto quello di fare attività culturale, seppur caratterizzata politicamente a sinistra.

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